La voce de lu viento. Il ricordo sentito al Maestro Giuseppe Maradei.

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CASTROVILLARI  – Lo hanno voluto ricordare attraverso una sua opera. La voce de lu viento”, Passiune populare pe’ lu trono e pe’ l’altare è l’opera teatrale scritta e rappresentata da Giuseppe Maria Maradei,  attore e regista  castrovillarese, prematuramente scomparso tre anni fa, rappresentata nei giorni scorsi, sotto la regia di Fabio Pellicori, al Teatro Sybaris di Castrovillari.

La serata introdotta da Gianluigi Trombetti si è aperta con lo scrittore Pino Aprile intervistato da Vincenzo Alvaro. Le strade di Pino Aprile e di Giuseppe Maradei si sono incontrate probabilmente per un filo comune che entrambi perseguivano. Veri e propri sentimenti culturali che accomunavano questi due grandi personaggi, così come testimoniato dallo stesso Aprile. 

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Giuseppe  Maradei era un grande interprete che non ha mai fatto mistero di ciò che pensava. Uno studioso e amante del teatro che come spesso accade, ha il suo doveroso tributo quando purtroppo non si può più godere del suo grande apporto culturale. Ma vi sono due aspetti fondamentali vissuti sul palco del Sybaris la scorsa sera. La consapevolezza di ciò che ha scritto, se mai ve ne fosse bisogno, e la bellezza di ciò che ha lasciato in questa terra. Ha scritto storie d’amore, di povertà,  di vagabondi e di gente comune. E ci ha invece lasciato un gruppo di allievi e amici, oggi molti dei quali professionisti, che in lui hanno creduto e per lui e grazie a lui hanno scelto questa affascinante e tortuosa strada del teatro. Erano tutti su quel palco a ricordarlo e a raccontare le difficoltà di un meridione che Giuseppe conosceva bene ma anche per far percepire quel senso di libertà che era la vera essenza di Giuseppe Maradei. Un uomo libero che ha raccontato i fatti visti e vissuti dall’ottica dei vinti e non da quella ovvia e probabilmente falsa dei vincitori, piena di retorica e bugie. Una rilettura di eventi e leggende che vedono come protagonisti le genti del Pollino sullo sfondo di un periodo storico come il “risorgimento. Un personaggio che manca certamente nel panorama culturale odierno e che rivive oggi attraverso le sue opere, proprio come così come accaduto nei igorni scorsi, in una serata particolare e coinvolgente che ha regalato un turbinio di emozioni e un pizzico di dovuta commozione.

Luigi Filpo a nome degli organizzatori ha voluto ringraziare “tutti coloro i quali con la loro presenza , hanno voluto onorare Giuseppe , ma anche chi nonostante dsianio venuti a teatro , non hanno potuto assistere alla serata perché non hanno trovato posto , grazie e ci dispiace. Un grazie agli attori , ai musicisti e cantanti, alle ballerine , a Salvatore, Tilde e Fabio  . Un grazie particolare al Sindaco Mimmo Lo polito, alla Gas pollino, all’amico Pinuccio Alia e infine a chi ci ha sostenuto e voluto ricordare con noi Giuseppe”.

 

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