CASSANO ALL’IONIO – E’ da pochi giorni in libreria il nuovo saggio di Leonardo R. Alario: “Cronotassi dei Vescovi di Cassano Diocesi calabro-lucana dei due mari. XVII secolo”, edito da Pellegrini. Il titolo non inganni, perché la storia della diocesi di Cassano, letta attraverso la cronotassi dei suoi vescovi, non è solo la storia della chiesa locale. Al contrario, è la storia nella sua piena totalità. <<La storia della diocesi di Cassano – dice l’autore- è quella delle carestie, delle rivolte, dei terremoti, delle pestilenze, da cui è ripetutamente afflitto l’intero territorio, dei grandi movimenti in atto nel Viceregno di Napoli e in Europa, dei rapporti fra Chiesa e potere spagnolo. È la grande storia, che prende particolare forma in quella porzione della Chiesa e del Viceregno qual è, appunto, la vasta e agognata nostra diocesi, segnandone il cammino, non agevole, lungo il corso del tempo, fra esaltazioni, cocenti umiliazioni, aspre lotte e mutilanti ferite, al cui medicamento è, spesso, accorsa l’opera sollecita dei Vescovi>>. E proprio un vescovo, mons. Francesco Savino, ha curato la prefazione del libro, in cui scrive: <<La storia contemporanea, ha scritto G. Vattimo, è, in termini più rigorosi, la storia di quell’epoca in cui tutto, mediante l’uso dei nuovi mezzi di comunicazione, la televisione soprattutto, tende ad appiattirsi sul piano della contemporaneità e della simultaneità, producendo anche così una de-storicizzazione dell’esperienza>>. <<Una prospettiva, questa, -aggiunge- che sembra essere capovolta dall’interessante ricerca di Leonardo Alario che bene intercettando la domanda che percorre in profondità la società attuale – reduce del tramonto dei grandi racconti ideologici e vittima delle pretenziose “filosofie della prassi” – propone anzitutto di esaltare la “memoria storica”, ricollegandosi consapevolmente alla vicenda di una presenza cristiana – quella della Diocesi di Cassano All’Jonio – che certamente non è stata insignificante o infeconda nella storia della religiosità del popolo meridionale e dell’intera Calabria>>. Secondo il presule, <<studiare la storia del territorio, non significa fare mera storia locale, quindi particolare, ma saper cogliere gli influssi che questa parte del tutto ha subito nel corsi dei secoli, da parte delle grandi vicende storiche, facendone emergere complessità e pluralità>>. <<Proprio studiando la storia di un territorio, delle sue istituzioni, delle sue strutture sociali, si possono infatti cogliere meglio –afferma mons. Savino- gli effetti che la storia globale produce nel lungo periodo sugli uomini. La storia di questa istituzione ecclesiastica, non bisogna dimenticarlo, coincide e si intreccia, ed è per questa importante, con quella degli uomini che vi esercitarono la loro attività e presenza sociale; certo di vescovi, feudatari, militari, ma anche sacerdoti, religiosi, contadini, pastori, uomini e donne, che su piani diversi costruirono questa trama storica>>. <<Siamo grati, dunque – afferma il vescovo di Cassano all’Jonio- a questa ricerca condotta con passione e precisione dall’autore. La storia, in qualche modo, viene riportata al suo centro magnetico che è appunto l’istanza salvifica con la quale è necessario almeno confrontarsi>>. <<La lettura di queste pagine sarà certamente –conclude- un arricchimento per quanti saranno disposti ad innalzare lo sguardo oltre gli steccati, vecchi e nuovi che si innalzano, per trovare diversi indizi che permettono di contemplare l’agire salvifico di Dio ancora operante ai nostri giorni>>.