L’arte brut di Gloria Antezana in mostra a Saracena

Gloria Antezana dipinto

Gloria Antezana dipinto

 

SARACENA – In uno scenario art-déco, curato dall’artista Francesco Gagliardi, sono state appese in sospensione, come forme mobili ed evanescenti, le opere di Gloria Antezana che per quattro giorni hanno richiamato l’attenzione di un pubblico curioso ed attento. L’esposizione dell’artista svizzero cilena, ospitata a Saracena dal 26 al 29 dicembre, è stata accompagnata per tutto l’orario di apertura, dalle 18.00 alle 20.00, da un’installazione video permanente che proiettava su parete a ripetizione le immagini dei quadri esposti alternate a poesie e riflessioni di vita sulle magnifiche note di Paolo Fresu. De Alchemia e Cantine Viola di Saracena sono stati i promotori di questa iniziativa, curata dalla professoressa Anna Maria Rubino con la preziosa collaborazione dell’Istituto Alberghiero di Castrovillari. Di particolare interesse le serate d’apertura e chiusura che hanno ripercorso un viaggio all’interno delle opere, attraverso letture dal vivo, per conoscere più in profondità il mondo artistico di Gloria Antezana: un mondo dai colori “voraci”, pregnanti, che ricorda certe pitture Incas e nello stesso tempo creature oniriche, immaginarie, sospese nel tempo tra disposizioni a torre come ultimo atto di congiunzione con una realtà altra, e disposizioni a ponte come augurio di congiunzione tra i popoli ma anche tra le tante forme di vita che abitano questo nostro pianeta, uno sguardo universale sul mondo che ingloba realtà visibili e non. Il tratto fondamentale della sua arte è l’emozione, “… essa mi è stata donata”, dice l’Artista, “dall’incontro tra il disegno e la poesia, la strada, i cortili, la gente, le ore, le stagioni, un rimanere sui sentieri a guardare la vita passare, incontri umani e anche angelici, cosparsi di peculiari dialettiche e linguaggi esoterici, ma anche lotta politica in difesa dei più poveri del mondo senza mai dimenticare da dove venivo e disegnando così un sentimento umano universale che ha sempre tuonato nei miei contenuti pittorici.”. Quanta umanità e quanta forza in queste parole, non meno di quelle che ritroviamo nelle sue pennellate, nelle sue figure dai tratti infantili e dall’anima centenaria. La serata finale di questa rassegna è stata omaggiata dalla raffinata musica del Maestro José Daniele Cirigliano in una dimostrazione di “Clarinettologia”, con una serie di pezzi di musica contemporanea distonica e variazioni su temi di Gershwin. Le letture questa volta si sono svolte tra il pubblico, da varie angolazioni, alternandosi alle variazioni musicali. Un plauso e un ringraziamento a quanti hanno contribuito alla riuscita di questo evento, ad Anna Maria Rubino, curatrice della mostra, a Francesco Gagliardi per l’allestimento, a Guido e Biagio Gagliardi per averla ospitata, a Roberto Viola per il grande contributo nell’organizzazione, alla Preside dell’IPSEOA di Castrovillari Franca Damico per la collaborazione.