CASTROVILLARI – E’ dedicata al tema del viaggio l’edizione numero cinque del Calabbria Teatro Festival, organizzato da Khoreia 2000. Viaggio concepito come metafora della vita, non solo come attraversamento di spazi da e per i luoghi del mondo, esperienza dell’anima e del cuore per approfondire il vissuto, conoscersi a fondo, esplorare la mente ed il corpo, andando alle profondità di ciò che si è o si vuole essere. Ma naturalmente con tutto ciò che accade oggi nel mondo e tocca in particolare proprio il nostro Sud il viaggio diventa tematica di grande attualità. Ad un mese esatto dall’inizio dell’evento, affidato alla direzione artistica di Rosy Parrotta (nella foto), l’organizzazione è pieno divenire ed anticipa alcune delle soprese che riserverà l’edizione di quest’anno. Da mercoledì 14 a domenica 18 ottobre il Protoconvento Francescano di Castrovillari si trasformerà in uno spazio unico dedicato alla cultura chiamata a declinare in diversi modi e sotto diversi aspetti il tema del viaggio. Dodici gli spettacoli in programma nel cartellone del festival affidato alla direzione artistica di Rosy Parrotta che, in collaborazione con Angela Miceli, che cura la direzione organizzativa dell’evento, ha dovuto lavorare alacremente tutta l’estate per selezionare i dieci corti teatrali che faranno parte della rassegna nella rassegna, appuntamento unico nel suo genere per tutto il Sud Italia, lanciato lo scorso anno e dedicato alle opere che durano meno di trenta minuti. E che sia una rarità lo confermano i numeri delle richieste di partecipazione. Ben 213 produzioni, arrivate da tutta Italia, frutto del lavoro di altrettante compagnie le quali hanno inviato il materiale utile per sperare di avere un posto nella rassegna dedicata ai corti di teatro che andrà in scena sabato 17 e domenica 18 ottobre ed alle quali, sia una giuria tecnica che una giuria popolare, assegneranno la palma di migliore produzione short. La volontà di questa edizione è «aprire nuovi orizzonti» approfondendo gli aspetti del viaggio no solo fisico ma anche mentale e culturale afferma il direttore artistico Rosy Parrotta la quale si augura di poter percorre insieme «a tanti la strada della cultura». Ma Calabbria Teatro Festival non è solo teatro. Come di consueto faranno da corollario agli spettacoli le installazioni, le mostre e gli stand – che vedranno la collaborazione con Calabria Street 2.0 e l’associazione Integrando.Sì – e, novità di quest’anno, uno spazio musicale dopo gli spettacoli, arricchito dalle performance (sempre diverse) di artisti che a loro modo declineranno il tema del viaggio secondo varie sensibilità ritmiche. Così come il dopofestival sarà arricchito dal viaggio nel gusto dei sapori identitari di una terra sempre ricca di prelibatezze enogastronomiche che la rendono unica. Non solo spazio agli adulti nella cinque giorni. Khoreia 2000 infatti da tempo dimostra grande attenzione per i più piccoli, ed anche nei giorni del festival dedicherà proprio ai più piccini un laboratorio teatrale interamente gratuito, curato da Annarita Gullaci, che approfondirà in maniera giocosa il tema del viaggio di Ulisse.