ImPollino 2022, la prima stagione di teatro, danza e musica di Chimera

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Dopo due anni di fermo, un investimento importante e la voglia di continuare in ciò che si crede, l’Associazione Culturale Chimera di Fabio Pellicori riparte nel migliore dei modi. Dopo aver acquistato la struttura che la ospita in Via Ripoli ed esser risultata l’associazione con il secondo punteggio più alto d’Italia nella sua categoria nel decreto del Fondo Unico dello Spettacolo assicurandosi il riconoscimento per la stagione teatrale 2022/2023/2024 ecco arrivare la prima stagione di teatro, danza e musica. Si chiama ImPollino 2022 ed è partita lo scorso 16 settembre con lo spettacolo “Sulle Acque Sui Rovi” Storia di San Francesco di Paola di Vincenza Costantino narrazione in musica con i bravissimi Ernesto Orrico, attore,  e Paolo Napoli, polistrumentista, ecco arrivare il secondo appuintamento. Domani 23 e a seguire il 24 settembre il  cartellone,che prevede 14 appuntamenti fino a Dicembre, presenta lo spettacolo “Sò muorto e m’hanno fatto turnà a nascere”  dell’associazione culturale Aprustum con la regia di Casimiro Gatto.
Dopo aver messo in scena alcune delle opere più belle e importanti della tradizione drammaturgica napoletana, opere di Eduardo Scarpetta, di Eduardo e Peppino De Filippo e di Raffaele Viviani, per la prima volta Aprustum affronta un’opera di Antonio Petito, il più grande e famoso Pulcinella nell’ottocento. Antonio Petito detto Totonno ‘o pazzo, ereditò la maschera dal padre Salvatore, altro famoso Pulcinella, che gliela cedette durante una rappresentazione al San Carlino e la liberò dalle rigidezze di un modello stilizzato rendendola più duttile e capace di raffigurare i caratteri più vari. Petito nato nel 1822 morì sul palcoscenico la sera del 24 marzo 1876 recitando ‘La statua vivente spaventata da Pulcinella’ di Marulli. Verso la fine dello spettacolo, sentendo l’avvicinarsi della morte, nel pieno di una scena pulcinellesca si voltò verso l’attore Giuseppe Pietriboni seduto in un palco e come per sfidarlo gridò: “Saccio fa ‘o tragico pur’io” e morì poco dopo, dietro le quinte, per un attacco cardiaco. Sebbene fosse semianalfabeta e incapace di scrivere correttamente in italiano fu autore di canovacci e commedie, che poi faceva rivedere e correggere da altri. Dimenticato come autore dopo la sua morte, fu riscoperto da Viviani che nel 1941 mise in scena ‘So’ muorto e m’hanno fatto turna’ a nascere’ con il titolo ‘Siamo tutti fratelli’.So’ muorto e m’hanno fatto turna’ a nascere’ è stato messo in scena per la prima volta il 25 aprile 1868.
L’associazione si fermerà poi per dare la possibilità di seguire “Primavera dei Teatri” per poi riprendere con il terzo appuntamento il 7 ottobre con l’altra compagnia di Castrovillari, Menodiunterzo.