Continua con successo l’edizione 2016 del Peperoncino Jazz Festival. La rassegna itinerante organizzata dall’Associazione culturale Picanto che tocca ben 30 località calabresi. Dopo l’anteprima adamantina caratterizzata dall’importante collaborazione con Slow Food, la “cinque giorni castrovillarese” patrocinata dall’Ambasciata USA e le tappe cosentine all’insegna di star internazionali del calibro di John Patitucci, Kenny Barron, Robben Ford e Bobby Watson, la XV edizione del festival domani venerdì 22 fino a martedì 26 luglio approderà, per il settimo anno consecutivo, nel cuore del Parco Nazionale della Sila, il cui splendido territorio ospiterà, oltre alle tappe nei caratteristici centri storici di San Giovanni in Fiore e Taverna, una intensa “tre giorni” ispirata dalle sonorità nordiche, fortemente voluta dal Direttore dell’Ente Parco, Michele Laudati e del Commissario Sonia Ferrari e realizzata, come quelle delle scorse edizioni, con l’Alto Patrocinio dalla Reale Ambasciata di Norvegia (terra con la quale si è inteso realizzare un ideale gemellaggio musicale e culturale). La “tre giorni” silana verrà inaugurata domani pomeriggio alle ore 17 dall’esibizione del duo composto dal violoncellista Svante Henryson e da sua moglie Katarina, cantante di grande fama, membro, tra l’altro, di “The Real Group”, originale ensemble a cappella che riunisce cinque talentuosi cantanti svedesi attivo dal 1984. I due, in un concerto davvero intimo e suggestivo presenteranno alcune composizioni contenute in “High, Low or in Between”, album pubblicato a loro nome nel 2015, dialogando, in acustico e all’ora del tramonto, con la natura incontaminata della Riserva Naturale dei Giganti di Fallistro, luogo di grandissimo fascino naturalistico la cui gestione è stata da poco affidata al FAI (Fondo Ambiente Italiano). Sabato 23 luglio, invece, grazie al festival diretto da Sergio Gimigliano le sonorità nordiche invaderanno un’altra tradizionale location della “tre giorni silana” del PJF: la sede dell’Ente Parco Nazionale della Sila, in posizione panoramica con vista sul lago di Lorica (meta turistica fra le più frequentate della Calabria). Qui, sempre in virtù del gemellaggio musicale, culturale e territoriale che l’evento musicale più piccante d’Italia ha di fatto instaurato tra la Calabria e la Norvegia, alle ore 17 sarà di scena quello che è ormai un vero e proprio un “amico” del festival e della Sila. Stiamo parlando di Trygve Seim, giovane sassofonista di Olso con un bel fardello di esperienze alle sue spalle senza dubbio, da anni, uno dei musicisti più rappresentativi della scuderia della prestigiosa casa discografica ECM. Con lui, sul palco allestito in uno scenario mozzafiato, si esibiranno l’interessante cantante Tora Augestad, il violoncellista Svante Henryson e il fisarmonicista Frode Haltli.L’antica segheria che si trova all’ingresso del Cupone, attrezzato Centro Visita del Corpo Forestale nei pressi del Lago Cecita, a dieci minuti da Camigliatello, infine, costituirà la suggestiva location dell’ultimo dei tre concerti del PJF ispirati ai suoni del Nord, in programma domenica 24 luglio sempre in orario pomeridiano. Protagonista del concerto, un musicista di straordinario talento: Jon Balke, uno dei più originali risultati di quella “new wave” creativa e swingante – nell’accezione certamente più filosofica che letterale – che caratterizza il Jazz proveniente da Oslo e dintorni. Dopo questa intensa parentesi ispirata alle sonorità norvegesi (caratterizzata da concerti ad ingresso libero), in occasione della quale l’Ente Parco ha organizzato un Blog Tour – un viaggio per blogger che ha l’obiettivo di far conoscere al pubblico, attraverso un evento musicale di assoluta qualità, le bellezze che la destinazione Sila è in grado di offrire ai viaggiatori – il PJF continuerà in Sila anche ad inizio della prossima settimana, con i concerti di The Hoppers Quintet, in programma lunedì 25 luglio alle ore 22 sul sagrato dell’Abbazia Florense a San Giovanni in Fiore e del quartetto capitanato dal chitarrista A.J. Infusino, che si esibirà martedì 26 nel chiostro del convento di San Domenico a Taverna, nella Sila catanzarese.