Il fascino del presepe vivente anima Morano Calabro

morano2015
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MORANO CALABRO – Nel borgo antico di Morano Calabro , si rinnova  anche quest’anno la tradizione del presepe vivente a cura dei frati minori cappuccini, della locale Amministrazione Comunale  e con la partecipazione della comunità moranese, ” le scene più tradizionali della Natività: dalla grotta con il bambino Gesù, con il neonato del paese ,alle botteghe dei più esperti artigiani ,alle massaie che mantengono intatto, anche attraverso la loro cucina, il sapore d’un tempo raccontano attraverso i gesti quotidiani, le scene tipiche della natività , faranno rivivere l’antico Borgo di Morano. Una trasposizione scenica grandiosa della nascita di Cristo  curata nei minimi particolari . L’evento è stato presentato in conferenza stampa tenutasi presso il convento domenicano di San Bernardino da Siena, moderata dalla giornalista Anna Rita Cardamone. A portare i saluti ai presenti il vicesindaco, Pasquale Maradei, assente per motivi istituzionali il sindaco, Nicolò De Bartolo, al tavolo erano presenti l’assessore all’ambiente, Biagio Angelo Severino, Adriana Gallicchio del comitato “ Presepe vivente di Morano Calabro” e frate Massimo Gallicchio, colui il quale sei anni fa ha voluto fortemente che nel suo paese si rappresentasse la natività con quella atmosfera della notte santa, con la stella cometa che guarda da lassù e l’antico borgo che per la sua conformazione  rappresenta da solo un vero e proprio presepe naturale. D’altro canto dove fare un presepe se non a Morano Calabro? Ha rimarcato l’assessore alla cultura, Emilia Zicari, un borgo che tradizionalmente nell’immaginario collettivo viene visto come un “presepe” per le sue case che scendono lungo il colle sul quale il paese è arroccato. Gli ha fatto eco il vicesindaco, Pasquale Maradei, parlando di Morano Calabro d’inverno, con la neve e le bellissime luci che lo circondano;  rimarcando il successo dell’evento e sottolineando il fatto di essere “Borgo più bello d’Italia” e “Bandiera Arancione”.L’assessore all’ambiente Biagio Angelo Severino, ha lanciato l’hashtag #senonamoranodove, sottolineando che l’evento permetterà al centro storico di rivivere. Associati all’elemento spirituale, eloquenti fattori antropologici di straordinaria valenza, come gli  antichi mestieri istantanee di vita. Tutti gli ambienti, compresa la grotta, sono ricavati in angusti fondaci un tempo muti protagonisti del menage familiare; in ognuno si distinguono le componenti architettoniche essenziali, che hanno scandito il faticoso trascorrere delle ore per intere generazioni di uomini e donne e poi  la sacra famiglia interpretata da giovani convenientemente addestrati, ai quali fanno da  cornice i pastori e gli animali che la memoria evangelica colloca nella stalla di Betlemme
Dunque, Bellezza, atmosfera, tenerezza della Natività come opportunità di libertà, di risposta alla propria esigenza di giustizia, di verità, di bellezza e di dignità, ed  a cui l’uomo tende perché ne ha umanamente bisogno  come  un abbraccio amico, paterno, un fatto da cui ripartire sempre,  un modo efficace per considerare la venuta di Cristo sulla terra e l’inizio della speranza per il genere umano. Un modo simbolico ma estremamente valido per scrutare il mistero della salvezza semplificandone le coordinate e rendendone visibili. Il presepe di Morano Calabro potrà essere ammirato la notte del 24 dopo la mezzanotte, solo la natività, mentre tutto il percorso, nei giorni del 25-26-27  dicembre 2015 e ancora 1-2-3-6 di gennaio 2016 dalle ore 17,00 alle 20,30