Il centro storico come attrattore territoriale. Ed i cittadini chiedono un comitato scientifico

Lo Polito Zanoni Pappaterra Tamburi

Lo Polito Zanoni Pappaterra Tamburi

 

CASTROVILLARI –“Il Centro Storico come attrattore territoriale – tra identità e strategie di comunicazione” è il tema dell’interessante convegno, che ha inaugurato gli eventi culturali di CivitaNova 2016, vivere il centro storico a Castrovillari, organizzato dal Centro Cultura e Arte 26 diretto da Maria Zanoni, con il Patrocinio dell’Amministrazione Comunale.
La sala della nuova Biblioteca Civica al Protoconvento Francescano, inaugurata in apertura della 10 giorni di manifestazioni  curata artisticamente dalla Pro Loco del Pollino;, ha ospitato l’incontro, moderato dall’antropologa Maria Zanoni, che ha introdotto i lavori, evidenziando l’aspetto divulgativo del convegno, come opportunità di sensibilizzazione per una migliore crescita umana e socio – culturale. Dopo i saluti istituzionali del Sindaco Mimmo Lo Polito e del Presidente dell’Ente Parco del Pollino, Domenico Pappaterra, il confronto tra i vari contributi tecnici ha sviluppato l’importanza di riqualificare e rivitalizzare il centro storico. “Il messaggio che si vuole dare – ha affermato l’Antropologa Maria Zanoni – è quello di far rivivere l’antica Civitas, rispettando due esigenze diverse ma complementari: la trasformazione del territorio per adattarlo alle necessità di una società sempre più evoluta e la conservazione della memoria storica, dei beni culturali (a cominciare dal dialetto, che è un bene culturale prezioso da tutelare, che racconta la storia della popolazione), senza ridursi ad una mera operazione nostalgica verso un passato ormai superato. Le antiche memorie, la nostra identità, contribuiscono a rivitalizzare la città, non solo sul piano urbanistico, socio-ambientale, ma anche sul piano artistico, storico, turistico e di aggregazione sociale”.
L’incontro, seguito da un pubblico interessato, si è arricchito, oltre che delle proposte del sindaco di San Basile, Vincenzo Tamburi, che, forte della sua esperienza, ha esposto “l’idea nuova per combattere lo spopolamento delle aree interne”, dei contributi e delle proposte tecniche degli architetti: Rosanna Anele, presidente L.U.A. che ha trattato della “rigenerazione urbana e progetto sociale”; Venanzio Spada, presidente Cos.S.A. che ha approfondito il tema “Centri storici e contemporaneità – la sfida della storia”; Salvatore Dessì, responsabile del Progetto “Il Filo Rosso”, voluto e portato avanti dall’Amministrazione di Castrovillari, che ha esposto “ CivitaNova D.U.E. – il progetto di rilancio della identità culturale ed economica”; a  conclusione l’architetto Atanasio Pizzi, ricercatore di Napoli per Minoranza Arbereshe, ha tenuto una relazione magistrale su ciò che attiene al “ patrimonio culturale materiale e immateriale del centro storico”.
I lavori si sono conclusi ripromettendosi di continuare a lavorare su questo importante aspetto nelle sedi appropriate, dopo le affermazioni del sindaco Lo Polito sulla “valenza dei borghi antichi, non solo come opportunità di promozione delle documentazioni identitarie insieme con i patrimoni esistenti, ma soprattutto come capacità simbolo per sviluppare quella riqualificazione sostenibile dell’esistente, preoccupazione di ciascuna Amministrazione, per coniugare vivibilità con bellezza, sicurezza idrogeologica con valorizzazione multifunzionale delle testimonianze rurali, significazioni rilevanti del nostro Costume”.

Infine, gli organizzatori dell’evento si sono fatti portavoce di alcune esigenze dei cittadini, tra cui la necessità di istituire un comitato scientifico e commissioni che cooperino al fine di valorizzare, vigilare e tutelare il patrimonio artistico architettonico e storico; e possano fornire un supporto concreto di consulenza (Associazioni Culturali comprese) sulle iniziative riguardanti la rivitalizzazione del centro storico, facendosi parte attiva e propositiva nel supportare l’Amministrazione comunale.
E’ emersa anche l’esigenza di creare cooperative giovanili di gestione e animazione operativa dei Beni culturali nel borgo antico, perchè diventi attrattore territoriale. Dall’incontro esce un forte messaggio: sono sempre più necessarie nuove funzioni culturali, attività che coinvolgano giovani e anziani, residenti e turisti, per vivere una Civita…veramente…nova.