Giornalismo, un lavoro a rischio. Lo racconta Sandro Ruotolo ospite a Cassano

sandro ruotolo
sandro ruotolo
 
CASSANO JONIO – L’auditorium delle Terme Sibarite, diventa protagonista di un talk condotto dal direttore del Corriere della Calabria, Paolo Pollichieni, e ripreso dalle telecamere di Viva Voce Tv, domenica 27 settembre, ore 18,30, grazie alla presenza di Sandro Ruotolo, giornalista sotto scorta. Una riflessione seria e concreta sul lavoro rischioso del giornalista, dopo le  minacce del capo del clan dei Casalesi, Michele Zagaria, allo stesso Ruotolo. Un appuntamento, questo, di grande spessore e delicatezza per via dei contenuti, fortemente voluto e apprezzato dal Presidente delle Terme Sibarite, Mimmo Lione, sempre disposto alla crescita della struttura e del territorio, ancora una volta, coinvolto nella lavorazione di una programmazione di eventi di qualità. “Terribili le minacce di Zagaria rivolte all’inviato diServizio pubblico. Parla in maniera disinvolta perché convinto di non essere ascoltato.
Le “cimici”, gli uomini del Ros, le hanno piazzate in una cella diversa dalla sua. Il boss pensa che quella sia un’area non contaminata dalle microspie autorizzate dai magistrati – recita così un pezzo del Corriere della Calabria di pochi giorni fa –  Ma ancora più raccapriccio crea ascoltare dal vivo le parole del boss, il tono accidioso che accompagna l’impegno a «squartare» quel «Ruotolo di merda» che seguita a dire della Terra dei fuochi, che continua a indagare sul campo, che si ostina a portare le telecamere sui luoghi dove i macellai della camorra e quelli dei Servizi deviati hanno interrato veleni capaci di uccidere intere comunità – prosegue l’articolo  – Capisce così, Sandro Ruotolo, che questa volta la scorta non gli viene “offerta” ma “imposta”. In passato è riuscito a “trattare” e a evitarla, non gli piace andare in giro con la “blindata” e con angeli custodi armati. Ruotolo – conclude il pezzo – assieme a Pollichieni, ripercorrerà episodi editi e inediti della sua vita che si intreccia indissolubilmente con la sua carriera di giornalista”.