CASTROVILLARI – Una riflessione a tutto tondo sugli Ebrei tra passato e presente, ricordando le radici identitarie di un popolo che, orgoglioso della sua storia e delle sue tradizioni, ha saputo contaminare con rispetto i territori del Pollino nei quali ha abitato e si è integrato alla perfezione socialmente. Nell’ultima giornata de “Il cammino. La presenza ebraica nel Parco Nazionale del Pollino”, promossa ideata e realizzata dall’associazione culturale Oikos con il sostegno economico della Regione Calabria, il patrocinio del Parco nazionale del Pollino e del Comune di Castrovillari – Assessorato alla pubblica istruzione, la memoria e l’impegno degli ebrei per il territorio sarà la chiave di lettura del convegno, in programma al Protoconvento Francescano alle ore 18.00, che partirà dal ricordo del dottor Ladislao Schwarz, indimenticato medico ungherese, internato nel campo Ferramonti che a Castrovillari visse una delle pagine più intense della sua vita professionale e le cui figlie hanno inteso tributare un saluto di ringraziamento agli organizzatori per aver deciso di ricordare la figura del loro padre. Saranno lo storico Gianluigi Trombetti e lo scrittore Luigi Troccoli – moderati da Rosanna D’Agostino, giornalista e antropologa – a tracciare una linea di memoria delle vicende degli ebrei in terra calabra. Poi in serata il gran finale con la presenza del “ragazzo della classica” come ama definirsi: Geoff Westley, pianista, compositore, arrangiatore, produttore, che in questa estate ha esordito con un disco in piano solo dopo una lunga e importante carriera nel mondo della musica pop italiana e internazionale. In Italia si è fatto conoscere per la sua lunga collaborazione, come arrangiatore e produttore, con artisti italiani del calibro di Lucio Battisti, Claudio Baglioni, Renato Zero, Laura Pausini, Eros Ramazzotti, Lucio Dalla, Fabrizio de André, Fiorella Mannoia, Mango, Fabio Concato e molti altri. Nel 2018 e nel 2019 inoltre Geoff Westley è stato voluto da Claudio Baglioni come Direttore Musicale per la 68/a e la 69/a edizione del Festival della Canzone italiana di Sanremo. Come arrangiatore e direttore ha lavorato con le più importanti orchestre del mondo. Importante anche la sua attività alla direzione musicale dei Bee Gees, che ha accompagnato nei loro tour mondiali per 7 lunghi anni. Come pianista ed arrangiatore ha collaborato con Carpenters, Peter Gabriel, Phil Collins, Leo Sayer, Andrew Lloyd-Webber, Everly Bros, Vangelis, Gerry Goldsmith, Hans Zimmer, Marvin Hamlish e Henry Mancini. Il suo disco Piano Solo – Does what is says on the tin, è un vero e proprio viaggio nelle emozioni e sarà la degna chiusura di una tre giorni tra memoria, identità e riscoperta della diversità. La sua esibizione sarà preceduta da un reading, ideato e curato dal musicista Sasà Calabrese, che proporrà in compagnia di un quartetto d’archi composto da Pasquale Allegretti Gravina (primo violino), Mariella Veltri (secondo violino), Michele De Sanio (viola), Alessandro Ciniglia (violoncello) la lettura di alcuni brani del diario di Anna Frank, estratti di poeti ebraici, stralci di “Se questo è un uomo” e de “L’amico ritrovato”. In serata invece una degustazione su di un piatto tipico della cucina ebraica verrà proposta da La Locanda di Alia. In mattinata è sempre possibile – in compagnia della guida del Parco Nazionale del Pollino, Gaetano Sangineti – andare alla scoperta della “guidecca” il quartiere storico abitato dagli ebrei nel centro antico della città di Castrovillari e far visita alla mostra, curata da Mena Filpo, allestita nella sala 8 del Protoconvento Francescano, che propone un contatto diretto con “simboli ed oggetti ebraici” e alle sale del Museo Archeologico di Castrovillari aperte per l’occasione grazie alla sinergia con l’associazione castrovillarese.