CASTROVILLARI – Non c’è estate senza Festival, non c’è vita in città in questo periodo senza la sua principale manifestazione. Ormai accade questo (fortunatamente!) da 30 anni. La kermesse folkloristica è il punto vitale di un periodo in cui si dovrebbe solo pensare al momento topico delle vacanze. A Castrovillari invece non è così. Perché questo periodo coincide con un evento storico per la Città, che riesce ad attirare l’attenzione di molti e il pubblico di sempre. Quest’anno sarà la trentesima edizione, una edizione i cui contenuti saranno esposti durante la presentazione alla stampa di martedì prossimo. Siamo certi però che sarà una edizione importante. E non solo probabilmente per lo storico traguardo, trenta anni di continuità sono l’esempio di come la passione e la professionalità portano a questi risultati, ma per la voglia di sempre di colro che la organizzanoi di voler far diventare la città epicentro culturale d’integrazione tra i popoli. Quella che ormai si chiama “Estate Internazionale del Folklore”, mentre per altri più comunemente è “il festival” è nata nel 1986. Leonardo D’Agostino e Antonio Notaro, quest’ultimo oggi “Deus ex machina” dell’associazione “Città di Castrovillari” che da sempre ne cura l’organizzazione, durante una trasferta francese rimasero affascinati da quel festival vissuto in quella parte d’Europa. Da allora la voglia di voler realizzare qualcosa del genere a Castrovillari portò alla nascita di questo evento. Ora sono passate ben 29 edizioni da quel giorno. A Castrovillari sono passati tanti gruppi e si sono conosciute tradizioni, valori, usanze e costumi di numerose Nazioni. Da quel famoso 1986 Castrovillari è diventata per una settimana d’estate la finestra aperta del mondo, una finestra da cui oggi con un pizzico di orgoglio si potrà ammirare questa importante edizione.