CASTROVILLARI – Nella città del Pollino si celebra un Festival Internazionale del Folklore, che non è presente da nessun altra parte. A sottolinearlo è stata l’antropologa Genevieve Makaping, intervenuta in collegamento via Skype dall’Alsazia al convegno su “Il valore sociale del Folklore nel suo aspetto antropologico”, che si è tenuto giovedì sera nel salone consiliare del Palazzo di Città di Castrovillari. Oltre alla Makaping hanno partecipato al dibattito, moderato dal vicepresidente dell’Accademia Pollineana, Pasquale Pandolfi, anche il vicesindaco, Francesca Dorato, il direttore artistico del Festival, Antonio Notaro, Angela Lo Passo, docente di Lingua e Letteratura italiana e la coreografa, Tilde Nocera. Nel suo intervento, molto appassionato, Genevieve Makaping ha posto l’accento su diversi temi, uno su tutti quello del razzismo, evidenziando come gli “altri” vengano guardati con disprezzo. Dal canto suo, quindi, ha invitato a riscoprire la cultura orale (simboleggiata dal Folklore) anche in una società, sempre più digitale, come la nostra. Di cultura orale ha parlato anche la professoressa Lo Passo, che ha fatto riferimento sia agli aedi dell’antica Grecia che ai menestrelli di età medievale. Sull’importanza della danza si è soffermata, invece, Tilde Nocera, la quale ha rilevato come noi danziamo fin dai nostri primi giorni di vita, mentre Francesca Dorato ed Antonio Notaro hanno richiamato la funzione del Festival del Folklore (giunto alla sua 34 edizione), che, va detto, non è solo un luogo ed un momento di incontro e di condivisione fra culture diverse, ma anche un potente veicolo di pace e fratellanza fra i popoli.