CASTROVILLARI – Da un progetto condiviso con l’Ipseoa “Karol Wojtyla” e realizzato da questo Istituto con il contributo dell’associazione culturale “42° parallelo” e Khoreia 2000 e il patrocinio del Comune di Castrovillari arriva al teatro Sybaris lo spettacolo dell’attore senegalese Mohamed Ba previsto domani mercoledì 18 maggio alle 18. Un appello a rompere il silenzio su un’epoca sempre più affollata di invisibili e di non persone, lo spettacolo sarà preceduto da un incontro sulla diversità (“Io plurimo – chi sono e perché – chi sono gli altri – noi visti dagli altri – gli altri visti da noi ”) come valore e ricchezza che vedrà protagonisti l’attore-regista e gli studenti dell’Istituto castrovillarese, “Invisibili” rappresenta la sintesi teatrale di un appassionato racconto in cui una voce parla simbolicamente per conto di una folla sterminata di altre voci, è la messa in scena di un percorso di solidarietà e di civiltà largamente condiviso ma al contempo non privo di difficoltà e resistenze, e che proprio per questo appare quanto mai opportuno proporre in tempi in cui l’indifferenza e la paura creano barriere sempre più dure da superare. Un percorso segnato dall’impegno diretto e totale di Mohamed Ba, attore di grande talento, carismatico, da molti critici annoverato tra i più autentici custodi della tradizione africana ma anche tra le espressioni più genuine di un rinnovamento culturale dentro cui trovano spazio le storie di un popolo passato dalla schiavitù tout court alla schiavitù degli aiuti. Così, ripercorrendo il drammatico cammino di due cittadini africani tesi alla ricerca di una strada per sopravvivere alla povertà e all’ingiustizia, lo spettacolo propone una intelligente, mai scontata riflessione sulla condizione umana, sulla tragedia dei viaggi di migrazione, sull’importanza di coltivare un sogno.
Al fianco di Ba e delle ragioni di milioni di diseredati e di sfruttati, quindi, anche l’Istituto Professionale di Stato per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera (I.P.S.E.O.A.) di Castrovillari fa sentire la sua voce, fedele alla sua consolidata tradizione di scuola aperta al multiculturalismo, alla solidarietà, all’impegno sociale.
Perché la solidarietà non rimanga un fatto privato, personale, ma diventi coscienza civile, parola di comprensione universale, una via per incontrare “mille facce, mille colori, mille usanze, mille arti”. L’intero incasso della serata, a offerta libera, verrà interamente devoluta all’artista per iniziative di solidarietà