CASTROVILLARI – Borghi arroccati lungo crinali meravigliosi, antiche tradizioni gastronomiche fortemente legate al territorio, agli uomini e le donne che le producono, un ambiente naturale con una varietà imponente di ecosistemi e climi, cultura e arte piene di fascino. Il Parco Nazionale del Pollino è un areale composito e multiforme ricco di “colture e culture” da raccontare al mondo.
La fragranza del pane e le mani sapienti che da anni continuano a sfornarlo seguendo fedelmente la ricetta di un tempo, i formaggi che profumano dei pascoli verdi d’alta quota dove le greggi gustano l’erba dei pianori che ammirano le vette della montagna del Sud, i presidi identitari di un’area geografica abitata da gente che vive e lavora in queste terre. Ma anche i tratti descrittivi di borghi affascinanti protetti dalle cime mentre strizzano l’occhio al mare jonio.
L’Ente Parco, presieduto da Domenico Pappaterra, ed il Gal Pollino Sviluppo, diretto da Francesco Arcidiacono, si preparano a mostrare i tesori enogastronomici del Pollino calabrese a giornalisti di settore, opinion leaders nazionali e regionali, nel nuovo educational che ricade nella programmazione sui territori che gli enti hanno organizzato in concomitanza con il salone espositivo universale di Milano.
“Da Expo ai territori. Colture e culture per un futuro sostenibile” è il tema della due giorni in programma per il 31 luglio e 1 agosto nei territori di Mormanno, Morano Calabro, Cerchiara di Calabria che si concluderà con la prima del Centro per il Turismo Rurale realizzato dal Parco del Pollino nel cuore dei pianori di Campotenese.
Un viaggio sui territori, vivendo i borghi che offrono l’accoglienza diffusa, scoprendo luoghi di grande fascino artistico, religioso e culturale. Il tutto legato dal filo conduttore dell’enogastronomia biglietto da visita dell’area wilderness più importante del Sud.
La due giorni servirà anche per raccontare gli importanti scenari sul tema della tutela del paesaggio e la promozione dell’ospitalità che il Gal Pollino ha costruito negli anni in forte sinergia con il Parco Nazionale del Pollino e le aziende del comprensorio, e per dare una proiezione del lavoro futuro che si intende continuare a promuovere nel territorio. La rete di Pollino People Experience, nata dalla fondazione Telecom e Symbola, continua ad essere il brand territoriale che l’Ente Parco ha intenzione di implementare per presentare al mondo di Expo i testimonial che amano e vivono la montagna del Sud di recente insignita della Carta Europea per il Turismo Sostenibile (Cets).
Un bagaglio di colture e culture che vedrà protagonisti la Lenticchia ed il Bocconotto di Mormanno, il pane di Cerchiara e la birra artigianale che giovani mastri birrai iniziano a sperimentare all’ombra del Pollino, passando per i formaggi, i salumi, i prodotti da forno ed il vino di un territorio che affascina il visitatore con paesaggi e ruralità e lo conquista, con gustose bontà, a tavola.