Conclusa la settima edizione del Festival del dialetto di Calabria

zanoni

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CASTROVILLARI – Con la proclamazione dei vincitori del concorso letterario internazionale riservato agli scrittori dialettali calabresi che avessero all’attivo libri pubblicati dal 2010 al 2018, si è conclusa la settima edizione del Festival del Dialetto di Calabria, organizzato dal CENTRO CULTURA E ARTE 26  di Castrovillari con il suo portale web arte26.it – promoter culturale accreditato dal MiBAC. Il primo premio è andato al poeta Rocco Nassi per il libro ‘U ricriju r’u me’ cori, in dialetto di Bagnara (RC). Secondo posto per Antonio Gerundino per il libro ‘A pàrmedija ‘i Pinocchie, in dialetto di Amendolara. Terzo posto a Mario Signoretti per il libro ‘U principicchio, in dialetto di Tarsia. Il premio Speciale del MiBAC (Progetto Etnie e Lingue) è stato assegnato alla memoria di Luigi Russo, nel Ventennale della morte del poeta dialettale di Castrovillari, che ha lasciato un patrimonio di pubblicazioni di oltre quindicimila versi, tra farse e sonetti e svariate commedie.
Il Centro Culturale 26, al suo 40° anno di attività, sotto la direzione della Prof.ssa Maria Zanoni, con il Festival del Dialetto s’inserisce tra gli eventi più accreditati a livello nazionale per la salvaguardia del patrimonio linguistico della Calabria. L’iniziativa non è limitata solo all’Italia, dal momento che sono coinvolti anche alcuni circoli calabresi dell’America Latina che hanno a cuore la promozione e la tutela della lingua madre, che rischia l’estinzione. Il Festival ha l’obiettivo di diffondere la cultura del dialetto, come bene culturale, non più lingua dei ceti bassi, simbolo di ignoranza e veicolo di svantaggio sociale. Dunque, l’imperativo è salvare la lingua madre, per conoscere la storia e le tradizioni di un popolo.