Cala il sipario su Suoni, un Festival di successo.

i due maestri Biondo e Westley n

i due maestri Biondo e Westley n

 

CASTROVILLARI – Si è conclusa da poche ore l’undicesima edizione del Festival Etnojazz “Suoni” ed è tempo di bilanci. Bilanci molto positivi per un appuntamento che quest’anno ha certamente toccato livelli altissimi. Grande musica, ottimo risposta del pubblico per un progetto ambizioso e vincente. Una grande scommessa quella della Caastrovilalri Suoni Orchestra che si è rilevata il fiore all’occhiello di questa edizione. La serata conclusiva è stata la ciliegina sulla torta di un evento di successo che merita probabilmente ancor di più maggiori investimenti. L’ultima serata ha regalato un omaggio ai Beatles con arrangiamenti e direzione,  affidate al Maestro  Alfredo Biondo che ha diretto i ragazzi della “ Castrovillari Suoni Orchestra”, una novità assoluta del festival. E poi le voci più soul della Calabria, quelle di Alessandra Chiarello, Francesca Calabrò,  e Elisa Brrown accompagnate dal coro Soul Sighs Gospel Choir. Spazio per la canzone d’autore, con omaggio a Fabrizio De André, voce di Sasà Calabrese e un arrangiamento del Maestro  Geoff Westley, a cui la Pro Loco cittadina, organizzatore dell’evento insieme all’Amministrazione Comunale , tramite il presidente Eugenio Iannelli, ha consegnato il Premio “ Suoni d’autore”. Applausi per il brano dal sapore mediterraneo “ Sud” del Maestro Biondo diretto da Westley. E’ la canzone più celebre scritta da John Lennon durante la sua carriera da solista dopo lo scioglimento dei Beatles, divenuta una meravigliosa icona del pacifismo” Imagine “ è stata cantata da un altro castrovillarese  Roberto Cherillo, una voce armonica e non solo, un grande pianista fuori dall’ordinario, un sognatore come lo era il grande Lennon. Ed ancora quella bellissima melodia creata dal grande Pau McCartney“ Yesterday”;  i Beatles avevano già scritto capolavori, ma quella melodia aveva qualcosa di speciale, come la voce soul di Alessandra Chiarello,  passando per “Let it be” lascia cha accada. Poi l’undicesima edizione si è conclusa al Castello Aragonese  con un gruppo etnico siciliano, famoso in ambito folklorico per ricerca passione ed energia, I Cantustrittu, un gruppo messinese che tramanda ed innova la cultura popolare siciliana, sostenendo il rilancio delle molteplici forme culturali dell’isola: patrimonio musicale e coreutico, letteratura, tetro, lingua e artigianato. Ora cala il sipario su Suoni tra applausi e complimenti. L’appuntamento è per il prossimo anno.

 

suoni 2016