Al Protoconvento una miscela esplosiva di …Suoni

PERRI
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CASTROVILLARI – Un inizio strepitoso quello del festival etno Jazz “Suoni”. L’ormai appuntamento fisso dell’estate castrovillarese, giunto alla sua decima edizione, è stato ieri il protagonista dell’estate castrovillrese. Ad aprire questa manifestazione le tradizioni siciliane mescolete al Jazz classico, e un magma sonoro articolato e arricchito da temi e suggestioni  che partono dall’antica memoria Mediterranea  fino a quelli dei nostri giorni. Nello splendido scenario del chiostro del Protoconvento francescano della città del Pollino, hanno riecheggiato le note del pianista, compositore e cantante siciliano Santi Scarcella  che ha dato vita ad un susseguirsi di emozioni, non solo uditive, che hanno tenuto  alta l’attenzione dello spettatore. Lo spettacolo, già presentato sui palchi di diversi teatri e spazi musicali e all’interno di alcune rassegne jazz in giro per l’Italia, ha lasciato  spazio all’improvvisazione e al coinvolgimento del pubblico di “Suoni”. Poi è stata la volta del premio nazionale di cultura popolare, Cataldo Perri (nella foto di Pino Iazzolino) , raccontarsi attraverso Tarantelle, Milonghe, sogni e speranze dei nostri migranti. “ Il mio Sud”il concerto proposto dal simpatico medico cariatese e lo Squintetto ha coinvolto i numerosi presenti per la ricchezza delle sue musiche frutto di ricerche e di tanta passione. Con lui sul palco di Suoni dei grandi musicisti e una splendida voce che hanno incantato la platea con suoni popolari e contaminati. A portare i saluti in apertura alla manifestazione  ci hanno pensato il Sindaco e il suo vice, Mimmo Lo Polito e Angela Lo Passo e il presidente della Pro Loco, Eugenio Iannelli che si è congratulato con i due direttori artistici del festival, Gerardo Bonifati e Sasà Calabrese. Proprio Sasà Calabrese ha sottolineato il grande inizio del festival. “Ieri il suo carattere “etno-jazz” è venuto fuori in tutto il suo significato” ha affermato Calabrese. Entrambi gli artisti “hanno unito alla scrittura folk, della tradizione quindi, la componente improvvisativa, creando una miscela esplosiva di suoni”. La “parola”, unita alla musica, quest’anno caratterizza la kermesse. Il peso della poesia tramandato dalle vecchie generazioni unita alla scrittura autorale moderna”. La “parola” quindi come base di appoggio per la musica” conclude Calabrese che insieme a Gerardo Bonifati ha voluto fare un plauso al grande pubblico, numeroso, ma soprattutto attento e rispettoso, cartina di tornasole per una rassegna che “da ormai dieci anni li ha abituati all’ascolto consapevole di tutti gli artisti che ci onorano con la loro presenza”. Atro importante appuntamento musicale questa sera. In scena il sodalizio artistico tra Enzo Decaro e Antonio Onorato. Due artisti che portano in giro per i teatri diversi progetti, tra cui “Chet c’è”, concerto sul trombettista Chet Baker e “Poeti Massimi”, spettacolo che fa incontrare i poeti del mondo e con la world music. Il duo Decaro-Onorato metterà a confronto la cultura napoletana e mediterranea  con quella dei nativi d’America. Nel corso della serata verrà consegnato ad Enzo de Caro il “ Premio Suoni d’Autore 2015”. Appuntamento da non perdere.