Sequestro di armi e banconote false. CC a lavoro a Spezzano e Roggiano

Carabinieri
CarabinieriSPEZZANO ALBANESE – Sequestro di armi e banconote false con il conseguente arresto di una persona e la denuncia a piede libero di altre due, è questo il bilancio dell’attività eseguita nei giorni scorsi dai Carabinieri della Compagnia di San Marco Argentano, nel cosentino. In particolare, i militari dell’Arma di Spezzano Albanese hanno arrestato in flagranza di reato P.A., 56enne di Roggiano Gravina, ritenuto responsabile di porto e detenzione abusiva di arma da fuoco.  L’uomo era stato intercettato, nell’ambito di predisposti servizi finalizzati alla prevenzione e repressione dei reati, a bordo della sua autovettura in località Tarsia Scalo e trovato in possesso, pur essendo sprovvisto di autorizzazione, di un fucile calibro 12 e nove cartucce. I successivi accertamenti hanno consentito di appurare che l’arma da fuoco risultava in realtà denunciata regolarmente da un congiunto dell’uomo e, nella circostanza, era stata impiegata nell’ambito di una probabile attività abusiva di guardiania notturna svolta in zona dall’arrestato.
Durante la perquisizione domiciliare, gli uomini della Benemerita hanno altresì rinvenuto nella sua disponibilità altre cinque cartucce per pistola cal. 9×21 nonché delle uniformi usate da carabiniere, prive di segni distintivi, in realtà possedute in quanto collezionista di articoli militari, comunque sottoposte a sequestro unitamente al fucile ed alle cartucce.
L’uomo, incensurato, dopo le formalità di rito connesse all’arresto, è stato rimesso in libertà in attesa della celebrazione dell’udienza di convalida davanti ai giudici del Tribunale di Cosenza. Il proprietario del fucile è stato invece denunciato a piede libero per omessa custodia di armi.  A Roggiano Gravina, i Carabinieri della locale Stazione hanno deferito in stato di libertà un uomo, F.C., 28enne del posto, già noto alle forze dell’ordine, ritenuto responsabile dei reati di detenzione abusiva di arma da fuoco e banconote false.