Ritardi e anomalie nelle procedure di assegnazione. Acque agitate nel mondo scolastico

protesta scuols

protesta scuols

 

Acque sempre più agitate all’interno del mondo della scuola. Oggi, molti docenti, con il supporto anche della Cgil, si sono ritrovati dinanzi la sede dell’Ufficio scolastico provinciale di Cosenza per denunciare  ritardi e anomalie nelle procedure di assegnazione provvisoria ed utilizzazione, incongruenze nel budget dei posti di sostegno e ritardi nell’evasione dei ricorsi. “Sono problemi -dice Umberto Calabrone, segretario della Cgil Cosenza – che si sommano e che ogni anno puntualmente ritornano”. Gli insegnanti mancano –aggiungono- perché non hanno avuto le assegnazioni, e non solo per il sostegno. E’ una situazione complessiva di ritardi che hanno raggiunto il culmine e che ogni anno denunciamo. Sistematicamente però, chi di dovere non prende mai provvedimenti nei confronti di chi gestisce le assegnazioni e le designazioni dei docenti in provincia di Cosenza. Il tutto aggravato dall’emergenza della pandemia”. “Non ci sono ancora –conclude Calabrone- gli organici e a 10 giorni lavorativi dall’apertura delle scuole non sappiamo quali insegnanti dovranno lavorare”. Una matassa, dunque, che appare difficile da dipanare, tanto che alcuni docenti fanno sapere di avere presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Catanzaro, affinché valuti eventuali irregolarità nell’Ufficio scolastico regionale. Stando così le cose, si prospetta un inizio di anno scolastico molto complicato. A questo punto non rimane che aspettare e vedere come andrà a finire.