Rischio “Terra dei fuochi” anche in Calabria. Guccione: presto le bonifiche

guccione carlo

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COSENZA – Ci sono 460 siti di discariche che «ora sono chiuse» ma che «necessitano ugualmente di essere messe in sicurezza attraverso le bonifiche per scongiurare nuovi e più invasivi rischi per l’ambiente e l’incolumità pubblica». Carlo Guccione ha lanciato l’allarme per la Calabria di una “terra dei fuochi” tutta nostra che coinvolge il territorio regionale. Prendenso spunto dalle parole del Procuratore capo di Reggio Calabria, Federico Cafiero De Raho, che aveva parlato di questo rischio anche per la Regione Calabria Guccione stamane, nella sala degli stemmi della Provincia di Cosenza, ha rilanciato la vicenda inquinamento ambientale prodotto dalla fabbrica Marlane e da alcuni altri siti industriali nel territorio dell’alto cosentino. All’incontro hanno preso parte anche il sindaco di Praia a Mare, Antonio Praticò, il segretario provinciale del Pd, Luigi Guglielmelli e i legali che assistono il Comune di Praia nel processo contro i vertici della Marlane, Domenico e Amalia Monci. Il settore dei rifiuti calabrese, poi, «soffre» – ha continuato il consigliere regionale del Pd – «di una mancanza di programmazione e di incisività da parte del governo regionale». Guccione chiede la «messa in sicurezza e bonifica dei siti già censiti» e il conseguente «avvio di una fase di monitoraggio per individuare le aree potenzialmente inquinate». La seconda fase, spiega il consigliere regionale Pd, «può essere realizzata attraverso il progetto Miapi: un finanziamento per la tutela dell’ambiente che, attraverso rilievi aerei e immagini satellitari, è in grado di rilevare la presenza di materiale inquinante fino a venti metri sotto il livello del suolo».