Ripartire dell’ospitalità. A Reggio una tre giorni tra esperienze di rete e food di qualità

festival ospitalita reggio calabria

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REGGIO CALABRIA – La Calabria è una terra ospitale. Un carattere forte del turismo regionale che però va messo a sistema, provando a migliorare, a riflettere sugli aspetti dell’ospitalità non solo in regione ma in tutto il Sud. Nasce così l’idea del Festival dell’Ospitalità, in calendario a Reggio Calabria dal 2 al 4 ottobre, che nella sua prima edizione punta a diventare un momento fisso annuale per confrontarsi con esperti del settore, arricchito da eventi culturali, cooking show e una parte dedicata alle start up innovative del territorio. Nell’edizione 2015 il focus dell’evento sarà dedicato soprattutto al turismo sostenibile. Organizzato da Evermind srl, Terrearse LAB e Dreamlab srls è patrocinato dal Comune e dalla Provincia di Reggio Calabria. Sedici speaker aiuteranno nella narrazione di questo evento con le loro esperienze di network, idee, progetti da fare e già realizzati, con un confronto diretto con chi della rete e del territorio ne ha fatto un marchio identitario del prorio agire. Si parte il 2 ottobre da Palazzo Foti di Reggio Calabria per conoscere la storia di Giuseppe Suriano, tra i fondatori del progetto “Ecovacanze Belmonte”, il primo albergo diffuso della Calabria, a Belmonte Calabro, in provincia di Cosenza, che ha permesso a un borgo storico in via di abbandono di rinascere. Qui gli appartamenti del centro storico sono stati ristrutturati con materiali ecologici ed eco compatibili, e chi sceglie di trascorrere qui un periodo di vacanza potrà farlo a stretto contatto con la comunità locale, per esempio gli agricoltori che vivono come 100 anni fa, utilizzano sistemi naturali per fare il formaggio di capra, i salumi, le soppressate e le salsicce piccanti. Sabato 3 sarà la volta di Giovanni Gagliardi, ideatore della rete di giovani chef calabresi Cooking Soon, e di Massimiliano Capalbo, fondatore di Orme del Parco, il primo parco eco-esperienziale in Calabria, immerso in un bellissimo bosco di faggi di tre ettari, in uno degli scenari più suggestivi e incontaminati del Parco Nazionale della Sila, dove si respira l’aria più pura d’Europa. Mentre domenica 4 ottobre Domenico Cappellano, del Touring Club Italiano approfondirà l’importanza del turismo sostenibile per lo sviluppo del territorio. Il Festival dell’Ospitalità è la terza tappa di un percorso nato nel 2013 quando si cominciò a parlare del web come “strumento di cambiamento sociale”. Il discorso è stato ripreso nel 2014 con la “Fiera delle StartUp dello Stretto” fino ad arrivare ad oggi con il “Festival dell’Ospitalità”. Il concetto di base delle attività è quello di stimolare la consapevolezza che attraverso l’uso delle tecnologie, della cultura e della pratica di rete (fondata su rapporti orizzontali, paritari e non gerarchici dei suoi membri) si possano ottenere grandi cambiamenti sociali. Durante i tre giorni di Festival (seguendo gli step: condividi, coltiva, contamina) chiunque abbia un’idea o un progetto innovativo può presentarlo e partecipare al contest “Creando”. L’obiettivo è far emergere, attraverso la contaminazione positiva e il coinvolgimento guidato di un ampio numero di stakeholders appartenenti a diversi settori, una o più idee che siano davvero interessanti per la creazione di valore a livello locale e nazionale.