Regionali: Graziano non eleggibile, Gallo vince ricorso

GRAZIANO1

GRAZIANO1

 CATANZARO – Accolto dal Tribunale Civile di Catanzaro il ricorso presentato da Gianluca Gallo, attraverso gli avvocati Oreste e Achille Morcavallo, contro l’elezione nel Consiglio regionale di Giuseppe Graziano. I giudici di Catanzaro hanno accolto la tesi dei difensori di Gallo secondo i quali Graziano era ineleggibile perchè non aveva rispettato i termini e i tempi per mettersi in aspettativa dal Corpo forestale dello Stato. «Rispetto la volontà della magistratura – ha detto Gallo – che ha accolto le brillanti tesi difensive dei miei avvocati. Ero sicuro di vedere accolto il mio ricorso. Sicuramente, non essendo la sentenza esecutiva, andremo avanti. Ringrazio gli avvocati difensori Oreste e Achille Morcavallo. Al momento non mi sento di fare alcun commento prima di tutto perché non conosco nei particolari la sentenza e poi perché le sentenze si rispettano e non si commentano». Pronta la risposta di Giuseppe Graziano, invece, alla sentenza emessa dai giudici calabresi. I suoi legali ricorreranno in appello per tentare di ribaltare la decisione assunta dai giudici della Prima sezione civile del Tribunale di Catanzaro. «Un’ordinanza – precisa la nota del consigliere regionale – che allo stato attuale non decreta in alcun modo la decadenza dall’incarico elettorale. In quanto il rigetto del ricorso del reclamante, perorato tra l’altro anche dal Pubblico ministero in sede di discussione del primo grado di giudizio, verrà reiterato anche nella immediata richiesta d’appello». A darne notizia i legali del Consigliere Giuseppe Graziano, gli avvocati Francesco Furriolo e Alfredo Gualtieri, che hanno già avviato l’iter per il ricorso al secondo grado di giudizio. «Rimango estremamente sereno e fiducioso – ha continuato Graziano – perché ho agito nel rispetto delle leggi e delle regole. Confido nella Giustizia e nel lavoro della Magistratura che sicuramente alla fine saprà far piena luce su quella che, al momento si delinea, una vicenda dal carattere meramente legale e giurisprudenziale e che mette in secondo piano la volontà degli elettori. Quasi 10mila nell’intera provincia di Cosenza. I quali, senza ombra di dubbio ed in modo chiaro ed oggettivo, hanno scelto di riporre la loro fiducia nella mia persona, nelle mie idee e nel mio coraggio di cambiare. Quello stesso coraggio che, oggi, probabilmente continua a dar fastidio e noia a qualcuno evidentemente deluso e frustrato dalla propria bocciatura, perché rimasto senza poltrona. Certo, questa sentenza non mi lascia indifferente. Anzi. Mi incita e sprona a proseguire nel mio progetto politico che, da uomo tra la gente, ho costruito e sto costruendo insieme ai cittadini. Non mi fermo qui. Vado avanti – conclude il Segretario questore – e continuerò a sedere legittimamente sugli scranni del Consiglio regionale di Palazzo Campanella per continuare a portare quotidianamente il mio contributo dando voce alle istanze del popolo».