Polizia. Niente vestiario estivo. La protesta del Siulp di Cosenza

Le nuove divise della Polizia 600x300

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Torna a far sentire la propria voce il segretario generale provinciale del Siulp, Luciano Lupo. Oggetto della protesta, questa volta, è la mancata assegnazione del vestiario estivo per i poliziotti e le poliziotte della provincia di Cosenza. Dice Lupo: <<Con le temperature tipiche della stagione tanti operatori di Polizia sono ancora privi delle magliette polo manica corta per divisa operativa, così come dei pantaloni e delle nuove calzature>>. <<I prodomi di un ennesimo fallimento –aggiunge- c’erano tutti e il Siulp, intercettando anche il malumore crescente del personale, è intervenuto a più riprese per stimolare e sollecitare i vertici provinciali della Polizia di Stato. C’era da evitare il ripetersi di situazioni, a volte persino imbarazzanti, già vissute l’anno precedente; ma le nostre continue sollecitazioni per l’approvvigionamento delle divise operative, al momento, hanno sortito modesti risultati, poiché inefficace e inefficiente è risultato il piano dell’Amministrazione per sopperire alle annose e note deficienze gestionali. E così, soprattutto le specialità della Polizia di Stato, Polizia Stradale in primis, ma anche Ferroviaria e Postale, al pari di tanti colleghi e colleghe della Questura di Cosenza e dei Commissariati di Castrovillari, Paola e Rossano, vivranno l’estate lavorativa indossando divise miste, tra capi vecchi e nuovi e alcuni dovranno indossare finanche la vecchia camicia blu che, nei fatti, doveva essere sostituita già da un po’ dalla precitata maglietta polo.>>. <<Pensavamo e speravamo –dichiara il segretario del Siulp- in un impegno straordinario ed a uno sforzo organizzativo concreto dell’apparato deputato a porre rimedio a questi inconcepibili ritardi e, invece,  tranne l’impegno personale di qualcuno, non ci pare che l’Amministrazione abbia fatto granché per andare incontro alle esigenze del personale che, tra l’altro, paradossalmente, spesso viene anche richiamato al corretto uso della divisa di servizio da dirigenti che, probabilmente, fanno finta di ignorare la problematica, quasi come se la colpa di questa situazione fosse dei sottoposti e non, com’è nei fatti, dell’Amministrazione che loro per primi rappresentano>>. Inoltre, secondo il Siulp, << i gravi e perduranti ritardi dell’Amministrazione nel dotare del necessario i propri dipendenti e subordinati, denotano scarso rispetto riguardo alla dignità di tanti poliziotti e poliziotte che, addirittura, per l’espletamento di alcuni servizi, proprio per uniformarsi ai colleghi già dotati di divisa operativa, chiedono capi d’abbigliamento in prestito da altri colleghi.E’ per questi motivi, ma anche per non soffrire oltremodo il caldo, che taluni poliziotti e talune poliziotte, a proprie spese, hanno acquistato e ancora acquistano maglie e calzature da Internet, non avendo mai avuto la possibilità di entrare in possesso del nuovo vestiario>>.  Nei giorni scorsi è stata inviata anche una lettera al Questore di Cosenza, <<nell’estremo e ultimo tentativo –afferma Lupo- di abbreviare per tutti i poliziotti e le poliziotte della provincia i tempi della vestizione ed in via prioritaria per i colleghi che svolgono prevalentemente attività all’esterno, come quelli della Polizia Stradale e delle altre specialità della Polizia di Stato. Probabilmente, grazie anche alle attività esperite dal Sindacato in ambito nazionale, nei prossimi giorni verranno finalmente distribuite le magliette polo per la Polizia Stradale (ma solo quelle a manica corta – quelle a manica lunga non sono ancora disponibili in loco nemmeno per Questura e Commissariati, così come i nuovi cappellini estivi)>>. <<Un sollievo –prosegue- però, solo parziale, poiché non è possibile, al momento, la distribuzione nel numero previsto dal Dipartimento della PS dei capi d’abbigliamento per il normale ricambio. Un problema comune che soffrono tanti colleghi della Questura e dei Commissariati di PS della provincia>>. Nell’annunciare che il Siulp continuerà nella sua opera di vigilanza e di stimolo, il segretario evidenzia <<ancora l’incomprensibile pretesa di uniformità richiesta al personale da taluni dirigenti, quando è proprio l’Amministrazione che non sta mettendo lo stesso personale nelle condizioni di poterlo fare>>.