Legnochimica. Revocato incarico al consulente tecnico

legnochimica sequestro

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COSENZA – Era stato nominato consulente tecnico della Procura della Repubblica di Cosenza per redigere una relazione che riguardasse il tasso d’inquinamento in cui verso i terreni dell’ex Legnochimica di Rende. Ma da ieri – a seguito di alcune dichiarazioni su una testata online del cosentino – il professore Giovanni Sindona, direttore del dipartimento di Chimica e tecnologie dell’Unical, si è visto revocare l’incarico «con effetto immediato». Le sue parole hanno «definitivamente compresso» il rapporto di fiducia con l’organo inquirente della procura cosentina che ha deciso di produrre atto di revoca dell’incarico per il consulente. Il professore aveva chiesto sessanta giorni di tempo (a partire dal 12 marzo, giorno del conferimento dell’incarico) per compiere gli accertamenti richiesti e per rispondere ai quesiti che dovevano chiarire alcuni aspetti dell’indagine. Ma ad oggi «non risulta – è scritto nel provvedimento di revoca – depositata dal consulente la relazione tecnica». Ma proprio della relazione, pronta per essere consegnata, avrebbe parlato Sindona dichiarando alla testata online quicosenza.it che i ritardi nella presentazione della perizia sarebbe stati generati dalla necessità di pulire i terreni per effettuare i prelievi e dalla presenza «della neve» anticipando che alcuni dati da offrire alla procura sarebbero diversi da quelli emersi nella relazione tecnica redatta prima da lui dal professor Crisci. «A prescindere dalla valutazione in merito ad eventuali ulteriori profili di responsabilità del consulente – che ha, tra l’altro, determinato grave ritardo nello svolgimento delle attività investigative – il comportamento tenuto merita evidente censura da parte di questo ufficio» scrive senza mezzi termini la Procura della Repubblica di Cosenza che ha deciso di revocare l’incarico al docente universitario. L’indagine è coordinata dal procuratore capo Dario Granieri, dal procuratore aggiunto Marisa Manzini e dai sostituti procuratori Bruno Antonio Tridico e Domenico Assumma.