Lamezia, caos Sacal. Arrestati i vertici dell’aereoporto

AEREOPORTO LAMEZIA

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LAMEZIA TERME –“Eumenidi. E’ questo il nome dell’operazione della Procura della Repubblica di Lamezia, che questa mattina, ha proceduto all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 3 persone  componenti del consiglio d’amministrazione della Sacal, società che gestisce l’aeroporto calabrese. Corruzione, peculato, falso, abuso d’ufficio e a varie forme di concussione, sono i reati contestati ai vertici della Sacal. Ai domiciliari sono finiti Massimo Colosimo, presidente della Sacal, Pierluigi Mancuso, direttore generale, ed Ester Michienzi, responsabile Ufficio legale, ma altre misure interdittive sono in corso di deliberazione anche per 12 componenti del Consiglio d’amministrazione della società, inclusi pubblici ufficiali e incaricati di pubblico servizio legati alla gestione della Sacal. Gli indagati,  a vario titolo, sono  coinvolti nell’inchiesta della Guardia di Finanza e della polizia di frontiera, coordinate dai Pubblici Ministeri Marta Agostini e Giulia Maria Scavello della Procura della Repubblica di Lamezia, che ha attraverso una complessa indagine ha passato al setaccio gli appalti, le assunzioni e la gestione dei fondi pubblici affidati alla Sacal, facendo emergere una serie di illeciti. Riguarda la gestione complessiva della società, con particolare riferimento alle assunzioni, agli appalti ed all’utilizzo dei fondi pubblici, l’indagine della Guardia di finanza che ha portato stamattina all’arresto dei vertici della Sacal. L’attività investigativa, condotta dal gruppo di Lametia terme della Guardia di finanza e dagli agenti della Polizia di frontiera presso l’aeroporto, delegati dalla Procura della Repubblica, andava avanti da alcuni mesi ed aveva portato in passato al sequestro di un vasta documentazione negli uffici della Sacal. A seguito dell’operazione è intervenuta questa mattina la Cgil Calabria. “Le accuse pesanti con cui la Procura di Lamezia Terme ha decapitato i vertici della Sacal, Società di gestione dell’aeroporto internazionale di Lamezia Terme, i legami con soggetti delle Istituzioni e dei pubblici uffici evidenziano una situazione gestionale e un sistema di affari e di collusione che, se accertato, va definitivamente scoperchiato e colpito” affermano i Segretari generali Raffaele Mammolit, Angelo Sposato, Michela Avenoso e Nino Costantino. “Per anni la Cgil e la Filt hanno sottolineato l’esigenza di mettere in sicurezza il sistema aeroportuale calabrese, sottraendolo alle logiche di potere, attraverso una razionalizzazione che servisse gli interessi generali, i cittadini e i lavoratori. Evidentemente questa gestione ha lavorato in direzione opposta”. Oggi “ci troviamo quindi nella situazione in cui la società con i vertici arrestati per corruzione, falso, peculato e abuso di ufficio deve gestire anche gli scali di Reggio e Crotone. Come può farlo? In che condizioni e con quali garanzie? Per questi motivi la Cgil e la Filt continuano a chiedere al Presidente della Giunta Regionale di convocare con urgenza un incontro per affrontare questa complicata situazione”. Infine, “al di là della vicenda giudiziaria, certamente inquietante e grave, è importante creare le condizioni necessarie per garantire i lavoratori dello scalo di Lamezia, quelli della Sacal GH, e i lavoratori di Crotone e Reggio attraverso la revoca dei bandi di selezione del personale pubblicati il 3 aprile scorso e l’emanazione immediata di nuovi bandi con la garanzia del lavoro per tutti e a tempo indeterminato”.