COSENZA – Dopo un’attenta attività investigativa un pensionato di Rende è stato identificato e denunciato dalla Stazione Forestale di Cosenza per incendio boschivo colposo. Alle responsabilità dell’uomo si è giunti attraverso gli accertamenti con il M.E.F. – Metodo delle Evidenze Fisiche effettuati nell’immediatezza dell’intervento. Nei giorni scorsi personale del Comando Stazione Forestale di Cosenza è intervenuto su un incendio sviluppatosi in località Dattoli di Rende alle spalle della cittadella universitaria di Arcavacata, incendio che ha interessato aree coltivate con presenza di abitazioni nei pressi di una zona boscata. Per spegnere le fiamme che hanno interessato una superficie di circa due ettari è intervenuto un elicottero regionale, i vigili del Fuoco ed una squadra antincendio con una autobotte. Gli uomini del Corpo Forestale dello Stato hanno da subito individuato, attraverso il metodo M.E.F. diversi elementi utili a stabilire l’origine del fuoco e, attraverso tale accertamento, ipotizzare le cause. Si è infatti accertato la presenza di un’area di terreno oggetto di ripulitura da erbe e cespugli dalla quale è partito il fuoco. Dalla successiva attività investigativa si identificava infatti l’autore del reato il quale veniva deferito alla compente Autorità Giudiziaria per il reato di incendio boschivo colposo.L’uomo noncurante delle elevate temperature al di sopra della media, registrate nei giorni trascorsi e noncurante nel divieto che vige su tutto il territorio regionale nel periodo di grave pericolosità per l’innesco di incendi aveva proceduto alla ripulitura del fondo con l’utilizzo del fuoco rendendosi così responsabile dell’innesco dell’incendio. Allo stesso è stata contestata anche un sanzione amministrativa di oltre 2.000,00 euro per accensione fuoco in periodo di divieto.