Il Tar Calabria boccia l’ordinanza di Spirlì: si torna a scuola

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CATANZARO – Si torna a scuola. Il Tar della Calabria ha, infatti, accolto oggi il ricorso di alcuni genitori contro l’ordinanza del presidente facente funzioni della Regione, Nino Spirlì, che ha sospeso le attività didattiche in presenza per gli studenti della primaria, secondaria di primo grado fino al 15 gennaio, e fino al 31 per le superiori. Da lunedì 11 gennaio, si potrà, dunque, tornare in aula per la didattica in presenza, sempre in relazione alle disposizioni governative ed agli altri decreti tutt’ora in vigore a livello locale. Le lezioni, infatti, resteranno sospese nelle zone rosse, come Fabrizia o Frascineto, dove il numero dei contagi da Covid-19 ha raggiunto livelli preoccupanti. Va detto che il Tribunale Amministrativo ha limitato la sospensiva alle scuole primarie ed alle secondarie di primo grado (quindi elementari e medie), mentre per le secondarie di secondo grado (superiori), pur riconoscendo la validità delle argomentazioni proposte nel ricorso, in virtù della maggiore capacità degli studenti più grandi di svolgere la didattica a distanza e della questione relativa ai trasporti, si è riservato di decidere quando entrerà nel merito il 10 febbraio prossimo. Tra le motivazioni, il Tar spiega che la scuola “non è luogo a forte rischio di contagio”. Secco il commento di Spirlì: “Il Tar manda i più piccoli a scuola e lascia a casa gli studenti delle superiori. Ci opporremo! Per noi, tutti a casa, in sicurezza e in dad”.