Grandinata nella Sibaritide, distrutto 40% del raccolto

albicocche

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SIBARI – «Quasi il 40% delle colture è andata distrutta da una violenta grandinata che tra sabato e domenica ha colpito il territorio della sibaritide». L’allarme lo lancia Cristian Vocaturi, delegato regionale della Federazione Agricoltori piccoli imprenditori (Fapi), che questa mattina ha incontrato un gruppo di imprenditori tra Cassano a Spezzano e Castrovillari per fare un bilancio dei danni dell’ondata di maltempo che si è abbattuta nei giorni scorsi. «Parte del raccolto di pesche e albicocche, ormai quasi pronto per la raccolta, è andato perduto. Un danno economico ingente per gli imprenditori agricoli della zona e per l’intero comparto agricolo, visto che le nostre pesche e le nostre albicocche sono prodotti di grande qualità e fortemente richiesti dal mercato. La grandinata è stata così violenta da danneggiare quasi la metà del raccolto, lasciando a terra uno strato di ghiaccio». Una squadra di tecnici delle organizzazioni di produttori locali stanno ora verificando la situazione e la Fapi si dice molto preoccupata per ulteriori precipitazioni di questo tipo che potrebbero abbattersi sul territorio nei prossimi giorni, continuando a danneggiare le coltivazioni. «Chiediamo alle istituzioni di farsi carico del nostro grido d’allarme. Una situazione sempre più di emergenza che rischia di mettere ulteriormente in ginocchio l’economia della sibaritide. E’ indispensabile rivedere la regolamentazione degli indennizzi attraverso l’assicurazione, che oggi ha costi pesanti per gli agricoltori – conclude Vocaturi – basti pensare che a fronte di costi elevati gli indennizzi non avvengono nemmeno a valori di mercato. Il risultato è che pochissime aziende agricole si assicurano, ma purtroppo le calamità naturali abbiamo visto che ormai colpiscono sempre di più le nostre ‘fabbriche a cielo aperto’».