Fortunato Amarelli neo presidente Confindustria Cosenza

Amarelli presidente ConfindustriaCosenza

Amarelli presidente ConfindustriaCosenza

 

COSENZA – E’ Fortunato Amarelli il neo Presidente di Confindustria Cosenza. Lo ha eletto l’Assemblea degli associati, convocata presso la propria sede, per discutere del tema “Voglia di futuro: legalità, occupazione, sviluppo”. Succede a Natale Mazzuca che ha guidato gli industriali cosentini dal 2013 e che continua a ricoprire gli incarichi di Presidente di Unindustria Calabria e Componente il Consiglio Generale di Confindustria. Fortunato Amarelli, classe 1972, è l’Amministratore delegato della storica azienda Amarelli Fabbrica di Liquirizia. Laureato in Giurisprudenza, ha perfezionato il suo percorso formativo alla SDA Bocconi di Milano. E’ stato presidente dei giovani imprenditori di Confindustria Cosenza e vicepresidente regionale, membro del Consiglio Direttivo di Confindustria Cosenza, presidente della sezione Agroalimentare, vicepresidente di Confindustria Cosenza. Attualmente è membro del Consiglio direttivo dell’Aidaf, (l’Associazione italiana delle aziende familiari che riunisce 200 aziende familiari Italiane, rappresentative del 14% del Pil nazionale con oltre 600 mila addetti), componente del Consiglio direttivo dell’Unione Imprese Storiche Italiane con l’incarico di presidente per il sud Italia. E’ presidente del Consorzio “Kalos” per l’export dell’agroalimentare calabrese e dal 2017 membro del Consiglio Direttivo della Banca d’Italia, sezione Calabria. Nel discorso ufficiale di insediamento da presidente, Fortunato Amarelli ha ringraziato tutti i colleghi per la fiducia accordata e rivolto parole di ringraziamento per il presidente uscente Natale Mazzuca “che è stato ed è per me una guida. Con il suo carico di visione organizzativa e di politica associativa, ho avuto modo di poterne apprezzare anche le qualità di leader e per il Consiglio Direttivo, i presidenti delle sezioni merceologiche, la struttura dell’Associazione guidata con dedizione, competenza e professionalità dal Direttore Rosario Branda”. “Come presidente di Confindustria Cosenza e come imprenditore sento una grande responsabilità verso il nostro territorio e la nostra regione, quella di concorrere a contribuire al suo riscatto. Nessuno potrà mai convincermi che la Calabria è una regione povera e priva di prospettive. Soffriamo di una disoccupazione giovanile che sfiora il 55% – ha dichiarato il Presidente Amarelli – e nella gran parte dei comuni il reddito pro-capite è di gran lunga al di sotto della media nazionale. Gli incentivi e gli aiuti pubblici comunitari, nazionali e regionali sono necessari ma ancora più importante e determinante è il funzionamento ordinario delle Istituzioni e dello Stato. Per affrontare e combattere in maniera efficace le tante emergenze, serve saper coniugare interventi di carattere strutturale, che guardano al medio e lungo periodo, con misure congiunturali utili a dare risposte e sollievo alle esigenze ed alle istanze di breve periodo. In una tale emergenza, non ha nessun senso definire le Zone Economiche Speciali (ZES) come infinitesimali porzioni di territorio staccate dai grandi centri abitati, dalle zone industriali e dalle università. Bisognerebbe pensare alla Calabria intera come ad un’unica Zona Economica Speciale dell’Italia. I Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, così come quelli prossimi più a nord, crescono grazie ai regimi fiscali, leva sempre più decisiva a favore dell’attrattività di investimenti. L’impresa è l’organismo più pervasivo ed attivo della società, capace di determinare il benessere del territorio in cui insiste”. “Il mio impegno – ha sottolineato il presidente di Confindustria Cosenza Amarelli – sarà quello di continuare a realizzare una Confindustria che possa continuare ad essere aperta e pronta a lasciarsi contaminare dalla società. Da presidente di questa Associazione di Confindustria ho un piccolo sogno: provare a dare vita ad una Cernobbio del Sud che riunisca e metta a confronto, con cadenza periodica, le migliori intelligenze, le buone pratiche tanto pubbliche che private, i visionari di ogni latitudine e quanti hanno a cuore le sorti di questa importante parte del nostro Paese”. A concludere i lavori dell’assemblea è stato il Presidente nazionale di Confindustria Vincenzo Boccia. “Il Sud ha bisogno di entrare in una grande questione nazionale e dobbiamo evitare quelle volgarità di valutare le persone dalle latitudini e non da cosa fanno. Il ruolo della Calabria – ha proseguito Boccia – è fondamentale nella nostra visione di Paese, che non è di un’Italia periferia d’Europa, ma di un’Italia centrale nel Mediterraneo. In questo il Mezzogiorno e la Calabria diventano protagonisti di una scena internazionale che l’Italia può giocare in termini economici e politici. La ripresa delle esportazioni dal meridione è un segno positivo che determina la capacità di reazione dei nostri imprenditori e imprenditrici a guardare al mondo come grande mercato e va chiaramente accelerato con una politica economica coerente”.