RENDE – Ancora riflettori puntati sullo stabilimento ex Legnochimica di Rende che ieri è stato oggetto di una operazione della Procura della Repubblica di Cosenza messa in atto dagli uomini del Corpo Forestale dello Stato che ha portato al sequestro preventivo dell’area dell’ex stabilimento di contrada Lecco. Oggi gli specialisti del Npipaf, Nucleo Investigativo del CFS di Cosenza che segue da tempo le indagini, hanno posto i sigilli ad altri due terreni adiacenti questa zona, in passato interessati dai rifiuti della Legnochimica. L’area interessata ai sequestri di oggi è di circa due ettari. Inoltre sono stati disposti oggi da parte dei PM Tridico e Assumma ulteriori prelievi da parte dell’Arpacal in alcuni pozzi oggetto del provvedimento di ieri che ha visto il sequestro di 15 di essi. Il sequestro, lo ricordiamo, si è reso necessario poiché la falda acquifera, come emerso dalle consulenze tecniche, è risultata fortemente inquinata da metalli pesanti quali ferro, alluminio, manganese, arsenico, cromo, nichel, cobalto e piombo.
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