Decreto Cura Italia. La denuncia della Federazione Nazionale Agricoltura e del Patronato Epas

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Ancora è possibile presentare le domande del bonus di 600 € per alcune categorie di lavoratori.  Il cosiddetto Decreto “Cura Italia”, ovvero il DL N.18 del 17 Marzo scorso, che sancisce una serie di interventi a sostegno dei lavoratori, braccianti agricoli con almeno 50 giornate lavorate nell’anno precedente, nonché ai lavoratori autonomi che hanno dovuto fermare le loro attività, ha investito Patronati e Organizzazioni di categoria di una mole di lavoro importante, soprattutto considerate le condizioni in cui si è costretti ad operare in una situazione di emergenza sanitaria e di pericolo di espansione dell’epidemia da Covid 19.  Lo dichiarano in una nota stampa  Mario Smurra e Francesco Pignataro della Federazione Nazionale Agricoltori e  Pierpaolo Stellato della Direzione provinciale Epas, Ente di patronato e Assiste4nza Sociale. L’Epas e la Federazione Nazionale Agricoltura, operanti in tutto il territorio provinciale, “si sono immediatamente organizzate in modo da dare con solerzia e con la solita qualità un servizio adeguato a tutti i propri utenti e a chi ne sta facendo richiesta, naturalmente in modo assolutamente gratuito” !
La gratuità del servizio dei Patronati sindacali è peraltro “obbligatorio per garantire la tutela dei diritti individuali ai cittadini, ai lavoratori e ai pensionati, proprio per fare questo lavoro di intermediazione tra gli uffici e enti pubblici e la cittadinanza, snellendo così il lavoro enorme che ricadrebbe, in caso contrario, interamente sulla macchina organizzativa degli enti statali e parastatali con un intasamento e una lievitazione dei tempi incalcolabile”. Proprio “questi principi del diritto alla tutela, dell’intervento pubblico e della gratuità per i cittadini rende inaccettabile e vergognosa la speculazione che alcuni soggetti stanno perpetuando a danno degli utenti, chiedendo per ogni pratica per ottenere i “famosi” 600 Euro di Bonus fino a 30 Euro” . Secondo i tre firmatari della nota “ se una truffa del genere fosse messa in essere da faccendieri senza sigla o con sigle dell’ultimo momento sarebbe già grave, ma comprensibile per il modus operandi degli approfittatori del bisogno della povera gente; ma che dietro a questo mercato indegno ci siano Patronati e Organizzazioni riconosciute e fortemente rappresentative fa di questa vicenda uno scandalo che va perseguito sia dal punto di vista morale che da quello penale e giudiziario”.  Pertanto, conclude la nota “ il Patronato EPAS e la F.N.A., nel denunciare questo commercio indecente, ritengono che occorre l’intervento delle Autorità competenti per far cessare immediatamente questa speculazione a danno dei cittadini che è ancor più grave perché avviene in un periodo di emergenza nazionale”.