Covid 19. Ritornano a casa i due pazienti di Bergamo curati in Calabria

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CATANZARO – “Con una 500 siamo arrivati dove altri arrivano con la Ferrari”. Questa la frase pronunciata ieri dal primario del reparto Malattie Infettive dell’Ospedale “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro subito dopo che i due pazienti, arrivati da Bergamo il 19 marzo scorso perchè colpiti da coronavirus sono stati dimessi. Ormai guariti sono stati accompagnati in ambulanza all’aeroporto di Lametia Terme da dove, con un volo militare, hanno fatto rientro a casa. Una bella storia che viene ad allietare l’ambiente in questo particolare momento quando molte sono state le notizie negative che hanno riempito le nostre giornate stando chiusi in casa e che ha messo in luce come, anche in Calabria c’è la buona sanità, quella che noi vorremmo ci fosse in ogni angolo della nostra regione. Le due persone malate, una donna di 54 anni ed un uomo di 56 erano state trasferite a Catanzaro intubate e sofferenti perché a Bergamo in quei giorni era ormai ridotta al lumicino la disponibilità di posti letto così come in tutta la Lombardia. Sono stati accolti, curati con amore e con grande professionalità da tutto lo staff medico ed infermieristico tanto da restituirli guariti all’affetto dei propri cari. Un viaggio iniziato una fredda notte di marzo e che si è concluso felicemente, dopo 30 giorni, in una splendida giornata di primavera baciata da un caldo sole. Non avevano fretta di partire i due ieri mattina che hanno lasciato l’ospedale in barella: hanno voluto prima di tutto salutare e ringraziare uno per uno tutti i medici, gli infermieri, gli operatori socio sanitari ed il personale addetto alle pulizie. Tutti in un unico grande abbraccio virtuale carico di affetto e di riconoscenza e che non ha risparmiato qualche lacrima agli addetti ai lavori che li hanno salutati con un caloroso applauso. Nella commozione i due pazienti hanno tenuto a sottolineare ai pochi giornalisti presenti la professionalità, la competenza e la umanità che sono stati riservati a loro così come a tutti gli altri ricoverati. “Sono stati fortunati – ha tenuto ad evidenziare un medico lombardo che ha accompagnato i due per tutto il viaggio di ritorno – perché altri ammalati si sono ritrovati ricoverati addirittura in Germania, mentre loro sono andati in un posto come questo in cui c’era tutto il calore della gente del sud”. Vicenda a lieto fine, quindi, nella quale il cuore grande dei calabresi si è aperto a due persone provenienti dal nord che hanno ritrovato in Calabria, dopo essere stati curati nel migliore dei modi, l’amore per la vita. Una volta a casa i due avranno bisogno di un breve periodo di riabilitazione. Assieme ai loro saluti, alla fine, l’impegno dei due di ritornare per manifestare a tutti quelli che gli hanno voluto bene, la loro gratitudine.