Costi della politica. Ogni cittadino spende 23 euro per il governo del territorio

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infografica Costi politicaCOSENZA – Quanto costa ai cittadini la politica delle istituzioni più rappresentative? Una domanda alla quale risponde la nuova indagine dell’Istituto Demoskopika, presieduta da Raffaele Rio. Ogni cittadino spende 23 euro per il governo dei territori. Secondo lo screening diffuso stamane gli amministratori locali sono costati 1.408 milioni di euro nel 2014, un esborso che pesa per 23,2 euro su ciascun cittadino residente in Italia. L’ammontare della spesa per la rappresentanza di Regioni, Comuni, Province, Comunità montane ed Enti parco è stata ottenuta elaborando ed aggregando alcune voci di costo rilevabili dalla banca dati Siope, sistema di rilevazione telematica degli incassi e dei pagamenti, in tempo reale, effettuati dai tesorieri di tutte le amministrazioni pubbliche, che nasce dalla collaborazione tra la Ragioneria Generale dello Stato, la Banca d’Italia e l’Istat. Con 741 milioni di euro, pari al 52,6% dei costi complessivi, prevalogono le spese sostenute per il funzionamento degli organi istituzionali delle Regioni ed, in particolare, per l’indennità di carica e di missione ai componenti del Consiglio e della Giunta regionale, del Presidente della Giunta, le spese di funzionamento dei gruppi consiliari, i compensi derivanti dalla partecipazione dei componenti degli organi istituzionali alle riunioni degli organi. A seguire i costi messi in campo per i Comuni pari a 555,3 milioni di euro (39,4%), per le Province con 105,6 milioni di euro (7,5%. In coda, con esborsi meno rilevanti, le spese sostenute per le Comunità montane e per gli Enti parco pari rispettivamente a 4,4 milioni di euro (0,3%%) e 2 milioni di euro (0,1%). Ben otto le regioni i cui enti locali stanziano una cifra almeno doppia di quella media italiana: svettano Valle d’Aosta (143) e Trentino Alto Adige (63), seguono Molise (53), Basilicata (51), Sardegna (48), Calabria (47), Sicilia (43) e Umbria (36). Le realtà più virtuose in Lombardia e nel Lazio (13 euro). Nei primi otto mesi del 2015 liquidati poco più di 675 milioni di euro per il mantenimento della rappresentanza locale. «Inutile spremere gli enti locali senza una visione d’insieme – afferma Rio – Si rimetta mano alle partecipate, ai costi e ai fabbisogni standard ancora in alto mare». La spesa per il governo del territorio è in diminuzione di 420 milioni di euro rispetto al 2009 (-22,9%) quando i costi della rappresentanza locale erano stati poco più di 1.827 milioni di euro. Uno «sforzo di democrazia» – lo definisce Demoskopica – che conferma come nell’ultimo quinquennio, «si è ridotta la spesa corrente degli enti locali e, in particolare, di quasi un quarto la macro voce dei costi diretti della politica».