Correva l’anno 1999. La Jervolino ai sindaci: serve maggiore cultura della legalità

rosa russo iervolino

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CASSANO ALL’JONIO – Abbiamo pensato di proporvi un ritorno al passato, una rievocazione dei fatti e degli avvenimenti più importanti che si sono registrati nel nostro territorio circa 20 anni fa. Un ricordo della vita di tutti i giorni che ha impegnato i cronisti dell’epoca in una narrazione delle vicende degne di nota e che hanno poi trovato spazio sui giornali dell’epoca.

Siamo al 25 ottobre 1999 quando una quarantina di sindaci provenienti dai comuni del Pollino e della Sibaritide incontrano, nella sala consiliare del comune di Cassano all’Jonio, il ministro degli interni del governo D’Alema Rosa Russo Jervolino in visita nel nostro territorio su iniziativa dei gruppi parlamentari. L’appuntamento, molto partecipato, è servito a galvanizzare l’attenzione sui problemi del lavoro, dell’ambiente, dell’ordine pubblico e sulla mancanza di infrastrutture che frenano enormemente lo sviluppo dell’intera area. All’attenzione del rappresentante del governo anche il delicato problema della istituzione della nuova provincia, molto sentito in quel periodo, che veniva richiesto a gran voce da tutti e visto come un momento di crescita e di una maggiore vicinanza delle istituzioni in questa parte di Calabria. Molti i sindaci che hanno partecipato al dibattito: quello di Cassano Jonio (Salvatore Frasca), di Trebisacce (Antonio Mundo), di Rossano (Geppino Caputo), di Spezzano Albanese (Corsini), di Castrovillari (Franco Fortunato), di Amendolara (Anna Maria Acciardi), di S. Lorenzo del Vallo (Salvati), di Cariati (Montesanto), di Scala Coeli (Capalbo). Tutti hanno sollecitato interventi sui grandi temi in discussione. I lavori introdotti dal senatore Cesare Marini sono stati conclusi dal ministro Jervolino che, prendendo la parola, ha affermato che «noto una grande discrasia tra potenzialità e sviluppo reale, mentre sono d’accordo quando definite questa zona un crocevia importante per la malavita. Ma la situazione può e deve essere recuperata per questo assicuro che l’attenzione sarà costante». Il ministro dell’Interno ha poi lodato il “Patto per la legalità” elencando una serie di iniziative messe in campo dallo stato come la messa in sicurezza della Salerno-Reggio Calabria ed il progetto “Sicurezza e sviluppo”. Ma a fronte di tutto questo – ha aggiunto la Jervolino – non ci «si deve fermare alla repressione ma, servirebbe, una migliore cultura della legalità e politiche sociali più capillari. Vanno infine potenziati gli organici delle forze dell’ordine e della magistratura». Senza risposta rimane, invece, il problema della istituzione della nuova provincia a nord della Calabria.