CATANZARO – Al via il progetto di fattibilità della Ciclovia della Magna Grecia. Ad annunciarlo l’assessore regionale alle infrastrutture, Domenica Catalfamo, la quale dice: “La Ciclovia della Magna Grecia, che interessa le regioni Basilicata, Calabria e Sicilia, è parte integrante di uno scenario più ampio che vede la stessa Ciclovia inserita negli itinerari ciclabili di lunga percorrenza del territorio europeo. Rappresenta la parte terminale dell’itinerario Eurovelo 7, che attraversa l’Europa per circa 7.400 chilometri lungo la direttrice nord-sud, da Capo Nord in Norvegia fino all’isola di Malta nel Mediterraneo, passando per Finlandia, Svezia, Danimarca, Germania, Repubblica Ceca, Austria e Italia”. “Nel contesto nazionale – aggiunge –, la Ciclovia rientra tra le 10 piste ciclabili del Sistema nazionale delle ciclovie turistiche mentre in ambito regionale, la Ciclovia rientra nell’ambito del Programma di Attuazione “Piste Ciclabili” del Piano Regionale dei Trasporti ed è compresa nella Rete di primo livello. Verrà progettata attraverso l’integrazione dei principali itinerari di lunga percorrenza che interessano il territorio regionale (promossi a livello internazionale e nazionale), con i percorsi di interesse infra-regionale, locale ed urbano”. Va detto che il tracciato della Ciclovia ha uno sviluppo complessivo di circa 1.130 km e interessa la Basilicata per circa 100 km (di cui 60 km sul versante ionico e 40 km sul versante tirrenico), la Calabria per oltre 800 km (di cui 465 km sul versante ionico e 305 km sul versante tirrenico e 30 km sull’asse trasversale istmo Catanzaro-Lamezia Terme) e la Sicilia per 230 km, per intero sul versante ionico dell’isola. Il tracciato ha come punto di partenza Lagonegro, in provincia di Potenza e Pachino, in Sicilia, quale punto di arrivo. L’assessore Catalfamo evidenzia che “in questi ultimi mesi i confronti con i progettisti sono stati mirati a garantire i requisiti previsti dal Sistema nazionale delle ciclovie turistiche (Snct) che riguardano la sicurezza, l’attrattività, la flessibilità modale, i servizi opzionali e l’economicità”. “Per consentire la massima valorizzazione dei territori – aggiunge –, l’iter appena avviato prevede anche un’intensa attività di cooperazione e scambio di informazioni con le amministrazioni locali e le associazioni sportive interessate, attraverso una serie di incontri attraverso tra i progettisti incaricati e i soggetti pubblici e privati interessati”. “Si tratta –conclude la Catalfamo- di un progetto importante che punta a creare nel tratto lucano-calabro-siciliano vere e proprie “autostrade delle biciclette” con una straordinaria valenza ambientale e con importanti riflessi socioeconomici connessi al rilancio turistico ed alle ricadute occupazionali”.