Calabria, quattro comuni del vibonese in zona rossa

calabria stemma

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CATANZARO – Ritornano le “zone rosse” in Calabria. Dalle 22 di oggi fino a tutto il 17 marzo, infatti, i Comuni di Briatico, Dasà, Gerocarne e Sorianello, tutti nel Vibonese, entrano in zona rossa. Lo ha stabilito l’ordinanza, firmata oggi dal presidente ff della Regione Calabria, Nino Spirlì. Il provvedimento tiene conto della nota del dipartimento di Prevenzione dell’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia, la quale fa sapere che “nei Comuni di Briatico, Dasà, Gerocarne e Sorianello, si osserva un andamento epidemiologico in rapida evoluzione, con una elevata incidenza di nuovi casi rispetto alla popolazione residente, negli ultimi giorni”; e che “la situazione osservata potrebbe subire bruschi peggioramenti, a causa dell’elevato numero di contatti sociali avvenuti con soggetti poi risultati positivi, emersi nel corso delle indagini epidemiologiche”. L’ordinanza vieta “gli spostamenti, in entrata e in uscita, dai territori interessati, nonché all’interno dei medesimi territori, salvi gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute”. Rimane comunque la possibilità “di transito, in ingresso e in uscita, dai territori individuati, per gli operatori sanitari e socio-sanitari, per il personale impegnato nei controlli e nell’assistenza e nelle attività riguardanti l’emergenza, per tutte le forze dell’ordine e per i vigili del fuoco, impiegati per le esigenze connesse al contenimento della diffusione del Covid-19 o in altri servizi d’istituto, dei servizi pubblici essenziali, per gli spostamenti connessi alle relative attività”. È inoltre consentito “ai non residenti l’attraversamento dei Comuni interessati dall’ordinanza, senza possibilità di sosta, e il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza”. Il provvedimento dispone infine che “il dipartimento di prevenzione dell’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia proceda al costante monitoraggio della situazione epidemiologica locale, segnalando tempestivamente all’Unità di crisi regionale ogni variazione significativa intervenuta”.