Acque reflue di produzione dell’olio d’oliva. Da problema a risorsa

Locandina 23 APRILE REV MF

Locandina 23 APRILE REV MFNOCERA TERINESE – Per molti sono diventate un problema da smaltire, ma qualcuno vuole far comprendere che in realtà sono una risorsa da poter sfruttare. Le acque di risulta delle lavorazioni olearie saranno al centro di un workshop tecnico/operativo che domani si terrà a NOcera Terinese al fine di approfondire nuovi metodi per la loro valorizzazione. Fino a poco tempo fa, o forse ancora oggi, costituivano uno dei maggiori problemi ambientali dei territori a vocazione olivicola, in particolare di quelli che si affacciano sul bacino del Mediterraneo. Ma quello che è stato ed è ancora un problema per tanti operatori e per i responsabili delle politiche ambientali oggi può diventare una risorsa, che supera il valore del prodotto principale. Le loro proprietà, infatti, possono essere utilizzate per il settore nutraceutico, farmaceutico e cosmetico, eliminando nel contempo il loro carico inquinante. Di questo si sono occupate l’azienda calabrese Fangiano e Techfem S.p.A. che renderanno noti i risultati importanti della loro sperimentazione, domani a partire dalle ore 9.00 presso l’agriturismo “Calabria al cubo” nel corso del “Workshop sulla valorizzazione delle acque di vegetazione olearie mediante estrazione dei composti nobili antiossidanti, polifenoli, tirosoli ed idrotiroli”. Perchè se l’ulivo è alla base del benessere dei popoli mediterranei allora è il caso di interrogarsi ed approfondire su quali siano i risvolti positivi del trattamento delle acque di vegetazione e puntare ad una filiera produttiva che trasformi un problema in una risorsa utile per le comunità. A partire dalle ore 9.00 e per l’intera giornata presso l’Azienda Agricol Fangiano di Nocera Terinese discuteranno del tema Girolamo Giordano, docente Unical – Diatic, Nadia Mulinacci, docente Unifi – CeRA, Antonio Procopio, docente Unicz UMG – IRC FSH insieme a Maria Savarese e Salvatore Falco di Olio Dante S.p.A. di Montesarchio (BN), all’ingegnere Francesco Ferrini di Techfem S.p.A. e Marco Ferrini dell’Azienda Agricola Fangiano. Interverranno Gaspare Rocca, Sindaco di Nocera Terinese e Menotti Lucchetta, Dirigente del servizio di ricerca della Regione Calabria. Le proprietà biomediche dei polifenoli presenti nelle acque di vegetazione sono ampiamente note nella letteratura scientifica da anni, e quelli dell’ulivo in particolare hanno straordinarie proprietà antiossidanti, anticangerogene e con effetti positivi sull’apparato cardiocircolatorio. E in più, sempre dall’olivo, si possono produrre tisane da infusioni, conserve, fanghi per il viso, oltre a trasformare il nocciolo del frutto in combustibile per stufe e caldaie. Un piccolo frutto, dunque, che può trasformarsi sempre più in una reale risorsa per la vita quotidiana. Info e iscrizioni www.fangiano.it