Ciminelli si incatena per protesta. Questa 106 è compromesso a ribasso

ciminelli amendolara

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AMENDOLARA – Lo aveva annunciato nei giorni scorsi e l’ha fatto. Ieri mattina il sindaco di Amendolara, Antonio Ciminelli si è incatenato in segno di protesta contro la nuova SS 106. «Il progetto che sta per essere presentato al CIPE per l’approvazione del secondo lotto (Trebisacce/Roseto) rappresenta – afferma il Sindaco di Amendolara – il peggior compromesso al ribasso per la realizzazione di quella che sarebbe dovuto essere il fiore all’occhiello di tutti i calabresi in termini di efficienza, qualità e sostenibilità ambientale. La previsione – aggiunge – del maledetto fosso di trincee tra Amendolara e la sua Marina (emblema di tutte le altre questioni poste e non affrontate) non può essere liquidata con una promessa di piccoli aggiustamenti, così come purtroppo emerso anche nell’ultimo, infruttuoso incontro al Ministero dei Trasporti (5 settembre scorso) di fronte ad una platea di tecnocrati e nell’assoluta indifferenza rispetto a tutte le richieste avanzate dai comuni, ribadite e motivate in decenni di inutili incontri a Roma». Secondo il primo cittadino «la tanto invocata e declamata azione mediatrice del Governatore Mario Oliverio, esattamente così come avevamo preannunciato, non è stata ancora intrapresa ed è rimasta avvolta nel silenzio e nell’inazione totali. Dai 4 km di gallerie naturali previste nel progetto iniziale siamo arrivati adesso – afferma – a dover accettare soltanto trincee, viadotti alti decine di metri e gallerie artificiali non attraversabili che ipotecheranno definitivamente il futuro del nostro terroir. Sull’altare del compromesso economico -prosegue – non può essere sacrificato, sfregiato e stuprato un intero territorio che nel rispetto del suo diritto naturale alla autodeterminazione vuole fare della propria bellezza l’unica arma vincente per affrancarsi dalla disoccupazione e costruire sulla propria identità lo sviluppo sostenibile dei prossimi anni». «Adesso basta – ha tuonato il sindaco – Iniziamo a protestare con ogni mezzo contro quanti vogliano continuare a tenerci in una condizione di abbandono, isolamento e sottosviluppo rubando l’avvenire alle nuove generazioni ed ai nostri figli». Per questo motivo, il primo cittadino di Amendolara invita tutti i sindaci, i consiglieri comunali, le associazioni e le popolazioni del territorio a raggiungerlo e ad unirsi in quella che, «d’ora in poi, – ha concluso – sarà e dovrà essere, con il contributo di tutti, la più difficile battaglia senza se e senza ma, contro la cecità, l’arroganza e la prepotenza dello Stato contro il Sud e contro i calabresi».