Debacle dagli undici metri. Il Castrovillari retrocede in Eccellenza

castrovillari rigore potenza

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POTENZA – Il Castrovillari è retrocesso. Finisce nel peggiore dei modi questa avventura per i lupi del Pollino. Dura solo una stagione la permanenza in serie D della formazione di Alessandro Di Dieco e Pino Agostini che oggi, sul neutro del Viviani di Potenza, si arrende ai calci di rigore alla Sarnese. Dopo un primo tempo senza particolari sussulti il Castrovillari era passato in vantaggio al 23’st con Gaetani. Un risultato che sembrava bastare ai rossoneri che invece nel secondo minuto di recupero subiscono il pareggio di Talia che carica la formazione campana e demoralizza i castrovillaresi. Nei tempi supplementari i lupi del Pollino non riescono a trovare quella determinazione e carattere necessari a riportarsi in vantaggio e chiudere la pratica per accedere ai play out. Si va quindi ai calci di rigore che peseranno come un macigno nelle gambe e nella testa dell’undici del Pollino. Errori fatali per Sciacca, Simonetti e Perri. De Angelis, Di Finizio, Cacciottolo e il portiere Sorrentino regalano la vittoria alla Sarnese (4-1) e gettano nello sconforto i numerosi tifosi rossoneri presenti sugli spalti a Potenza. Contro il Roccella saranno i campani a giocarsi la permanenza in serie D. Una stagione da dimenticare che ha portato ad una retrocessione che ora avrà i suoi strascichi. Il primo è quello legato ad Alessandro Di Dieco. Il patron rossonero, artefice della risalita in serie D lo scorso anno lascia il Castrovillari. E’ lo stesso Di Dieco a annunciarlo a fine gara ai microfoni di Francesca Aversa: «vado a casa, lascio. Spero che chi mi succederà possa nuovamente riportare il Castrovillari dove merita» afferma Di Dieco che non ha dubbi sulla gara odierna. «Quello che si è visto oggi è il film di questo campionato. Purtroppo il miracolo non è avvenuto. Io posso soltanto dire una cosa, chiedo scusa ai tifosi e alla città. Una stagione partita male e finita in tragedia. Ora dobbiamo solo chiedere scusa per gli errori che abbiamo commesso e di cui ci dobbiamo prendere tutti le responsabilità».