Marina Rei: la musica il mio strumento di battaglia

marina rei 2

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CASTROVILLARI – Marina Restucci, in arte Marina Rei. Sarà lei la protagonista assoluta questa sera a Castrovillari dell’undicesima edizione di Radio Eventi Generazioni. Dal palco del Sybaris, partendo dalla batteria, strumento a lei particolarmente caro, la cantautrice metterà a nudo quella che è la sua vita musicale attraverso i suoi strumenti che le faranno compagnia per tutta la serata. Accompagnata dal violoncellista Mattia Boschi presenterà  quello che lei definisce un esperimento musicale: unplugged. Lei che è nata circondata da strumenti, tanto cari ai suoi genitori. Ma  quanto ha influito nella tua vita artistica vivere in una famiglia di musicisti? “Moltissimo – ci risponde Marina- Anche se a dire il vero penso che la musica sarebbe comunque diventata la mia vita”. Un piacere averla raggiunta prima di esibirsi a Castrovillari. In questo modo, forse, abbiamola possibilità di apprezzare ancora di più questa artista che fece impazzire migliaia di persone durante una sua storica esibizione in Messico coppia con Carmen Consoli.  Ma andiamo a ritroso. Un percorso iniziato tanti anni fa quando scalza saliva sul palcoscenico di Sanremo . “Ho iniziato molti anni prima di quel Sanremo 1996 (ci smentisce subito!). Ho sempre pensato alla musica cercando da subito, dopo il liceo, di dedicarmi completamente. Tutto cambia e tutto evolve, sia nella vita che nella musica. Si cresce e si impara guardandosi attorno, salendo su mille palchi diversi con musicisti diversi e pubblico diverso. Quella è la vera scuola e quello è il percorso che ti cambia la vita. E la mia è in continuo mutamento. Per fortuna”. Un mutamento che si vedrà anche questa sera. Marina Rei ed i suoi strumenti sul palco, oggetti unici per un tour acustico che la fanno sentire come nella propria abitazione. In che senso? “Nel senso che mi spoglio completamente dei canonici arrangiamenti ascoltati nelle produzioni dei dischi. Le canzoni si vestiranno di una veste leggera e nuova. Sarà come essere a casa mia per un’ora e mezza, in mezzo ai miei strumenti, in mezzo al mio essere quotidiano. Sarà come conoscermi meglio per quella che sono attraverso la chitarra e il piano con cui abitualmente compongo ma per i quali ho un approccio piuttosto timido e introverso. Fino a mostrare il mio carattere alla batteria. Tutto questo confrontandomi con il Mattia e il suo violoncello”. Pianoforte, chitarra e batteria. Pane quotidiano per la cantautrice che ha sempre attraverso la musica messo in evidenza il ruolo della donna e le violenze che subiscono nella nostra società. Argomenti che che a breve diventeranno un importante progetto.  “Le donne hanno sempre avuto un peso specifico determinate in famiglia, nella società, in politica, nella cultura. Da donna mi sento in ‘dovere’ di esserne portavoce come meglio posso. La musica diventa il mio strumento di battaglia, se vogliamo utilizzare un termine forte, per arrivare alle orecchie e all’animo delle persone. Posso parlare di infibulazione, di immigrazione, di carceri, cantando. Posso scrivere di violenza sulle donne perché la violenza venga meglio conosciuta, presa di mira, combattuta e vinta. Ho questa possibilità e dunque cerco di metterci più impegno possibile raccontando ciò che vedo e ciò che succede intorno a me in musica e parole. Spero presto di riuscire a portare in scena questo nuovo progetto sulla declinazione della violenza al femminile”. Cantautrice, musicista e qualcuno dice anche ballerina. Ma chi è veramente Marina Rei? “Marina e basta”.