MORANO CALABRO – In questi anni l’Orchestra di fiati di Morano Calabro ha abituato il suo pubblico a grandi performance ma quella messa in scena sabato e domenica scorsi ha dato dimostrazione di come passione e creatività sono la carta vincente. Nove professionisti del bel canto (Rosaria Buscemi, Santina Tirotta, Giada Borrelli, Alessandro D’Acrissa, Luca Bruno, Andrea Tanzillo, Michele Bruno, Giovanni De Benedetto, Cesare Tenuta), il coro lirico Cilea di Reggio Calabria, i ballerini della scuola Sarà Danza di Castrovillari accompagnati dall’orchestra al completo hanno dato vita alla Traviata di Giuseppe Verdi (nella foto di Nicola Fuscaldo), una delle opere più conosciute e ammirate del panorama operistico italiano. Una sfida per l’ensamble moranese che vuole cimentarsi in imprese sempre nuove per arricchire il proprio bagaglio di esperienze ed offrire una proposta culturale di livello al pubblico che ormai fedelmente la segue. Con la direzione del Maestro Massimo Celiberto e la regia e scenografia del Maestro Andrea Magnelli l’auditorium Massimo Troisi ha assunto la forma di un vero e proprio teatro in cui costumi, scene, luci hanno fatto da cornice ad un tripudio di voci narranti la storia d’amore tribolato tra Violetta e Alfredo. In un momento storico in cui poco si investe in cultura con la triste evidenza che molti grandi teatri italiani sono costretti a ridurre gli eventi in cartellone l’Orchestra di Morano nel suo piccolo spera in una inversione di tendenza e continua a regalare grandi emozioni facendo leva solo sulla passione e la voglia di fare dei suoi componenti. Traviata, la terza delle opere in forma scenica in cui si é cimentata l’Orchestra in questi anni dopo Elisir d’amore e don Pasquale, chiude la stagione di teatro musica 2016-2017 organizzata dall’Allegra Ribalta in collaborazione con l’assessorato alla cultura del borgo moranese.