CASTROVILLARI – Pochi giorni alla decisiva partita dove i “lupi” si giocheranno, in un autentico scontro diretto, l’intero campionato. La posta in palio è molto alta e mister Di Maria lo sa bene. Dopo il pareggio (0-0) ottenuto con il Gragnano nell’anticipo dell’ottava giornata di ritorno, un solo risultato possibile per la squadra guidata dal tecnico messinese che domenica prossima sarà impegnata al Mimmo Rende nel derby calabrese contro il Roccella, sua diretta avversaria alla salvezza. E le preoccupazioni per quanto riguarda l’infermeria, anche questa settimana, non stentano a terminare. Infatti oltre ad alcuni giocatori acciaccati, primo fra tutti Fabio Lupacchio che non si trova in perfetta condizione fisica (ritornato in campo solo sabato scorso da uno stop di tre mesi) e che quindi difficilmente potrà sopportare, nelle gambe, il peso di novanta minuti, mister Di Maria non avrà a disposizione gli infortunati Opoku e Rubino (campionato finito molto probabilmente per entrambi gli attaccanti). Un gruppo, quello rossonero, che appare privo di carattere e parecchio vulnerabile sia come gioco che come temperamento. Lo si evince dal fatto che anche dopo l’arrivo più di un mese fa del nuovo tecnico del Castrovillari il quale si è detto sin da subito certo di aver capito quali fossero i problemi (fisici, tattici e mentali) della squadra e pertanto sicuro di poter salvare la “baracca”, la formazione del patron Di Dieco ha portato a casa solo due punti in quattro gare disputate regolarmente. Forse un po’ troppo pochi per una compagine che deve assolutamente fare punteggio pieno in quanto la classifica, al momento, la vede già retrocessa, dopo appena un anno, in Eccellenza.  L’entità dei problemi di varia natura in casa rossonera è molto alta ed evidente a tutti, ma non ci sono più attenuanti, domenica prossima nel confronto diretto con la formazione di mister Galati (salita a 24 punti in classifica, e a più sei dal Castrovillari, grazie alla vittoria ottenuta domenica scorsa in casa con il Pomigliano sconfitto per 2 reti a 1), sarà l’ultima chiamata, o quasi, per la permanenza in serie D.