CASTROVILLARI – E’ l’opera di Pierpaolo Saraceno, sulla scena insieme a Mariapaola Tedesco, “La donna che disse di no” a vincere il premio della giuria tecnica e quello della giuria popolare nella serata finale del festival dei corti teatrali inserito a pieno titolo nel programma del Calabbria Teatro Festival. Il racconto duro e crudo della Sicilia mafiosa che vessava le donne con lo stupro, e la ribellione di una donna tra tante, eorina di un riscatto a nome del Paese, ha conquistato i favori della giuria popolare e di quella tecnica (composta dalle giornalista Ilaria Guidantoni e Francesca Scopelliti, e l’attrice Diletta D’Ascia) che ha premiato il racconto teatrale della coppia siciliana: «regia, messa in scena, recitazione, testo e sceneggiatura hanno convinto la giuria per la completezza del lavoro. Particolare apprezzamento per la qualità interpretativa che si unisce con alcuni momenti performativi e quadri cinematografici; oltre che per u testo che pur essendo tratto da una storia di cronaca – già oggetto di rivisitazioni teatrali e cinematografiche – riesce ad essere innovativo, volando oltre il teatro di denuncia ed il giornalismo per diventare un autentico spettacolo di teatro». Al secondo posto Ritorno a Verona di Emiliano Minoccheri con particolare apprezzamento «risolto a un testo poetico con una bella presenza scenica e un lavoro attento sulla voce e sulla resa della nota storia di Romeo e Giulietta – scrive la giuria – con una sorta di “ritorno al futuro” rendendo lo spunto shakespiriano una metafora della società odierna». Fa curriculum (stiamo lavorando per noi) di e con Antonio Randazzo e Antonio Roma terzo classificato è stato apprezzato per «l’interpretazione che con il sorriso tratta un tema sociale di grande attualità in modo spirito e ironico, recuperando la tradizione dei capo comici, lo spirito del cabaret e la denuncia di un problema. Lo spettacolo – scrivono Giudantoni, D’Ascia e Scopelliti – sa unire intrattenimento e riflessione diventando un inno al mestiere dell’arte e del teatro». Soddisfatti gli organizzatori per un’edizione che «ci ha permesso di fare un salto di qualità grazie al sostegno da Regione Calabria, del Comune di Castrovillari, dell’Ente Parco e dei Comuni di San Basile ed Acquaformosa – ha dichiarato Angela Micieli, direttore organizzativo, insieme a Rosy Parrotta, diretto artistico – unitamente alle tante associazioni e professionalità che hanno preso parte alla sesta edizione». L’Associazione culturale Khoreia 2000 con il Calabbria Teatro Festival ha scelto la strada delle contaminazione delle arti per testimoniare che «il teatro e l’arte in generale sono vive e vegete ed hanno bisogno di palcoscenici ed occasioni per raccontarsi al pubblico e stringere sinergie e contaminazioni con quanti amano le cose belle, che fanno pensare e riflettere».