SAN CATALDO (CL). La Sancataldese prossima avversaria del Castrovillari è una autentica rivelazione, una sorta di piccola Leicester del calcio siciliano. Dopo il secondo posto della passata stagione, anche in quella appena conclusa è riuscita a conquistare la seconda piazza dietro la corazzata Gela, ma dopo averla impegnata sino alla fine. Una squadra che è egregiamente allenata da Rosario Marcenò, sancataldese doc, che ha saputo imprimere ai verde amaranto il suo credo calcistico. Un “Credo” nel quale la parola lavoro è fondamentale. Basta osservare la Sancataldese quando si allena e si capisce subito la mano del suo tecnico. Tanto lavoro, tanta fatica, ma soprattutto tanta umiltà e tantissima determinazione. I verde amaranto hanno la grande caratteristica di contare su un carattere e un temperamento che li porta a gettare il cuore oltre l’ostacolo. Sono una squadra difficile da affrontare in quanto loro, conoscendo i loro limiti, moltiplicano le energie in campo e diventa difficile per tutti riuscire a trovarne il bandolo della matassa. A questa finalissima dei play off la Sancataldese arriva senza due pezzi da novanta come il difensore Martorana e la punta Scillufo. In particolare quest’ultimo, dopo l’esaltante stagione scorsa nella quale superò quota 30 gol in campionato, anche in questa stagione ha dato un contributo importante in zona gol alla Sancataldese. Tanto l’uno quanto l’altro si sono infortunati privando la squadra del loro apporto, anche se pare che Scillufo, che ha preso parte agli allenamenti in settimana, potrebbe essere, in extremis, tra i convocati per domenica. Eppure, nonostante ciò, la squadra ha saputo lo stesso ricompattarsi e fare fronte comune in virtù di un collettivo mai domo e sempre pronto a dare l’anima in campo. La Sancataldese è arrivata in finale battendo 3-1 fuori casa il Sorrento e pareggiando 1-1 al Valentino Mazzola. Una finale che ha conquistato grazie alla sua accortezza tattica ma anche grazie alla tenacia di una squadra sempre in grado di uscire fuori da situazioni difficili. In porta c’è Gaetano Dolenti, ex Nissa e Trapani, squadra quest’ultima, con la quale ha anche giocato in Lega Pro e in serie B. Si tratta di un talento, di un autentico lusso per la categoria. Nonostante l’età, ha esperienza e sa dirigere il reparto arretrato da par suo. C’è poi Salvatore Di Marco, il capitano, anche lui sancataldese doc e anche lui grande anima di una Sancataldese nella quale gioca centrale difensivo senza tanti fronzoli. Anche lui grande esperienza, sostanza e carattere. Con lui al centro della difesa opera Fragapane, un centrale difensivo giovane ma con spiccata personalità che ha avuto modo di crescere parecchio in quest’ultima stagione. Sulle fasce, invece, operano il nisseno Yuri Di Marco, ex Nissa, e suo fratello Davide Di Marco, anche lui cresciuto nella Nissa. Si tratta di due jolly in grado di fare senza problemi sia la fase difensiva che quella di spinta. In particolare Yuri si fa preferire per il suo sinistro al fulmicotone, mentre Davide è pericolosissimo soprattutto negli inserimenti sulle palle inattive. A centrocampo il faro è senza dubbio Maniscalco. Anche lui un autentico totem sempre in grado di fare da metronomo in un centrocampo del quale detta sapientemente i ritmi riuscendo sempre a far girare la squadra con grande abilità tecnica e tattica. Chi invece fa del dinamismo un valore aggiunto in questo settore del campo sono Bello e Prezzabile. Si tratta di due giovani che Rosario Marcenò è riuscito ad innestare in un reparto che riesce ad assommare la sapienza tattica di Maniscalco al dinamismo indiavolato di Prezzabile e dello stesso Bello. In avanti, in assenza (forse) di Scillufo, la stella è Corrado Montalbano. L’attaccante, ex Nissa, è stato finora decisivo in più circostanze. E’ un attaccante agile ma al tempo stesso incisivo nelle conclusioni che, quando ha la palla giusta tra i piedi, difficilmente perdona. Sempre nel reparto offensivo un discorso merita anche Cosimo Bruno, ex Nissa, che riesce ad imprimere accelerazioni notevoli alla squadra in fase offensiva ma che, nello stesso tempo, risulta fondamentale in fase di ripiegamento. Per il resto, la gioventù dei vari Palazzolo e dello stesso Lo Grasso completa un reparto nel quale la Sancataldese riesce sempre a concludere anche in virtù del grande apporto che il centrocampo riesce a dare alla sua manovra offensiva. Insomma, una squadra tatticamente camaleontica, capace cioè di ritirarsi in fase di ripiegamento con i suoi effettivi e di rilanciare l’azione con ripartenze rapidissime anche con 4-5 elementi. Una squadra ben assemblata e completa che il Castrovillari si troverà di fronte in un Valentino Mazzola strapieno. La società ha deciso, per dare modo ai suoi tifosi più lontani, di trasmettere la diretta radiofonica dell’evento. Il collegamento è previsto alle 15,45 collegandosi alla pagina di facebook Sancataldese Calcio Official. A trasmettere la diretta radiofonica sarà il giornalista Claudio Costanzo. La società ha avuto modo, in settimana, di lanciare un appello ai tifosi del Castrovillari che domenica saranno a San Cataldo per seguire la loro squadra del cuore nella finale di andata dei play off nazionali. “La Dirigenza della Sancataldese Calcio – si legge in un post sulla pagina ufficiale di face book della Sancataldese – da il più caloroso benvenuto, al Castrovillari Calcio e a tutti i suoi calorosi tifosi, nella nostra città di San Cataldo! Quella del 5 Giugno sarà una data storica per entrambe le società, e vorremmo che fosse ricordata come una bellissima giornata di festa e di sano sport. Famiglie, tifosi, amanti dello sport tutti…Welcome to San Cataldo! The heart of Sicily!”. La tifoseria ospite sarà ospitata interamente nella tribuna coperta dello stadio Valentino Mazzola, opposta alla tribuna scoperta nella quale invece prenderanno posto i tifosi di casa.
Il Castrovillari oggi ha fatto la rifinitura a Villa San Giovanni prima di partire per la Sicilia. La carovana dei tifosi rossoneri (sono attesi circa 300-400 sostenitori rossoneri a bordo di quattro autobus e diverse autovetture) partirà domani mattina presto dal centro del Pollino per arrivare in Sicilia e voler sostenre Viola e i suoi ragazzi. Cresce l’attesa, sale la febbre per quella che si annu8nciua ocme una grande giornata di sport.