Saracena festeggia San Leone, tra riti ancestrali e sacralità

SAN LEONE

SAN LEONE

 

SARACENA – Cresce l’attesa per il rituale appuntamento con la festa di San Leone, santo patrono del paese di Saracena. Stasera, vigilia della festa, la processione in onore del santo vescovo si apre con la fiaccolata per le strade cittadine che vede nella Chiesa di San Leone il punto di partenza e arrivo. Gli strumenti tradizionali – tra i quali l’organetto, la zampogna ed i tamburelli – fanno da corollario ai canti devozionali in onore del patrono. Il popolo entra in chiesa festante per rendere omaggio all’immagine del protettore prima di ritornare nei rioni alla luce dei “fucarazzi”, i falò che durano fino a notte fonda. Una tradizione ancestrale che è pronta a rinnovarsi con il contributo della Pro Loco di Saracena “Sarucha” che di questa festa ne ha fatto un richiamo identitario per tanti concittadini che vivono fuori sede per motivi professionali, e dei turisti che rinnovano il legame con questa singolare partecipazione popolare. Lungo il borgo in tanti accolgono i visitatori nei bassi e nelle cantine con i prodotti locali ed il vino, che in questo territorio vede l’eccellenza nel Moscato di Saracena, Presidio Slow Food. Un appuntamento immancabile che il Comune di Saracena, guidato dal Sindaco, Mario Albino Gagliardi, promuove nel suo piano di marketing territoriale che fonde gli aspetti culturali e storici con le produzioni agroalimentari che sono la ricchezza dell’area.