Comparto Forestale, manifestazione in Cittadella

ditte boschive

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Massiccia mobilitazione del settore boschivo, stamani, a Catanzaro. Circa 500 persone, fra titolari di aziende boschive, operai ed agronomi forestali, con 50 camion, hanno manifestato, infatti, dinanzi la sede della Cittadella regionale chiedendo che “si ponga fine allo strazio che sta devastando le campagne, mettendo in ginocchio, in particolare, l’intero settore boschivo”. L’iniziativa è stata promossa dalle sezioni calabresi dell’Associazione nazionale produttori agricoli, di Liberi agricoltori e di Confcoltivatori. Secondo i rappresentanti delle tre organizzazioni professionali agricole, “da febbraio, da quando cioè la Giunta regionale ha recepito con delibera le linee guida nazionali, sancendo che per poter procedere a qualsiasi tipo di attività selvicolturale è necessaria la Valutazione di incidenza ambientale (Vinca), il settore è totalmente bloccato e si lavora solo sulle commesse passate”.  A giudizio di Giovanbattista Benincasa, presidente di Confcoltivatori Calabria, “non ci sono più le concessioni di tagli boschivi, ma la Regione non è preparata a concedere la Vinca ed ha escluso il settore boschivo”. “Se la Calabria avesse copiato –dice- quello che ha fatto la Regione Toscana, non avremmo questi problemi. Una persona dovrebbe presentare due progetti prima di arrivare al taglio effettivo dell’albero, con un notevole allungamento dei tempi. Un danno per milioni di euro per l’economia calabrese e per le ditte boschive, che fra poco saranno costrette a mettere in cassa integrazione gli operai”, Va detto che nella nostra regione le imprese boschive sono circa 900. “Parliamo, dunque – prosegue Benincasa – di migliaia di lavoratori, con un impatto devastante sull’economia calabrese”. “A questo vanno aggiunti – gli fa eco Rosa Critelli, di “Liberi agricoltori” Calabria – i costi di produzione, dei carburanti, dei mangimi e dei concimi, con l’aggiunta dei cinghiali che distruggono i prodotti e dei lupi che devastano le greggi”. “Insomma –conclude Critelli- la Regione deve fare una volta per tutte la sua parte”.