Primo caso di “Trichinosi” nel cinghiale in Calabria

cinghiali

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L’Istituto Zooprofilattico di Cosenza, ha comunicato il rinvenimento di larve di Trichinella nelle carni di un cinghiale, abbattuto a caccia nel Comune di Rose. Lo si legge in una nota stampa dell’asp di Cosenza. L’animale è stato sottoposto a controllo dal Servizio Veterinario – Area Igiene degli Alimenti di Origine Animale – dell’ASP di Cosenza diretto da Ugo Cavalcanti.
In Calabria- si legge nella nota –  è il primo caso nel cinghiale e l’episodio “crea preoccupazione trattandosi di malattia trasmissibile dall’animale all’uomo (zoonosi) veicolata con carni non controllate consumate poco cotte o con salumi con queste preparate. La malattia non è trasmissibile da uomo a uomo”.
Trichinella spp. è un verme cilindrico, visibile solo al microscopio, che nell’infestione vive nell’intestino ma le cui larve migrano nei muscoli dove rimangono capaci, se ingerite, di trasmettere la malattia ad altri animali o all’uomo. La trasmissione nell’animale avviene per consumo di carogne parassitate.
Nella Provincia di Cosenza la Trichinosi nei selvatici è stata riscontrata, in passato, nel lupo e nel 1987 nelle volpi. L’attuale positività “conferma la pericolosa permanenza del serbatoio silvestre del parassita e la necessità di mantenere alta la guardia sul rischio di trasmissione all’uomo e ai suini, in particolare a quelli allevati allo stato brado e negli allevamenti rurali”.