A Castrovillari la presentazione del libro “C’era una volta il catenaccio. Trentuno storie di un calcio che non c’è più”

LIBRO CATENACCIO 1

LIBRO CATENACCIO 1

 

“C’era una volta il catenaccio. Trentuno storie di un calcio che non c’è più” è il libro che sarà presentato giovedì 23 settembre alle 19.30 nel chiostro del Protoconvento francescano. L’appuntamento è inserito nel cartellone della terza edizione di “Scirocco venti di danza, letteratura, musica e teatro”, la rassegna di Aprustum che si sta svolgendo nel centro storico del capoluogo del Pollino.  “C’era una volta il catenaccio” è la quinta pubblicazione dell’avvocato catanzarese Antonio Ludovico, un’esposizione appassionata e appassionante attraverso la narrazione di trentuno storie meravigliose, riempite di umanità e valori che ricalca la formula fortunata di un suo libro precedente dedicato al rock.  Non tutti i campioni fanno la storia: alcuni di loro si perdono nel passato, condannati ad essere ricordati solo da chi ha vissuto quei momenti emozionanti in primo piano, da semplici spettatori. Il calcio, nel tempo, è cambiato. L’obiettivo dell’autore è quello di riportare al presente il vero calcio, raccontando, con uno stile colloquiale e vicino al lettore, la vita di alcuni personaggi che, con una carriera più o meno fortunata, hanno dimostrato talento, forza, ma anche passione e dedizione, e soprattutto umanità. Sono dei campioni di vita, le cui storie rivelano una duplice funzione: far commuovere i tifosi affezionati al calcio di un tempo, e insegnare qualcosa in più ai giovani appassionati riguardo i valori e le emozioni che solo uno sport come il calcio può regalare. Ludovico tratteggia nel libro la grandissima qualità dei giocatori degli anni ’70 e ’80. Basti pensare che gente come Zigoni, D’Amico, Beccalossi, Claudio Sala, Pulici, Savoldi, Pruzzo, Pasinato, non trovavano spazio in nazionale, a dimostrazione del fatto che il vivaio italiano era molto importante. E ci sono le storie degli uomini che hanno avuto problematiche molto in voga negli anni ’70, soprattutto quelle legate a quelle strane sostanze che tanti giocatori prendevano inconsapevolmente, prima e durante gli incontri, i cui drammatici risultati si sono visti nel corso degli anni. Fra questi ricordiamo il capitano dell’Avellino, Adriano Lombardi, morto di SLA, o Ferruccio Mazzola. E nel cinquantesimo anniversario della prima promozione del Catanzaro in Serie A non potevano mancare le storie delle grandi bandiere del Catanzaro Angelo Mammì e Massimo Palanca. Al termine della presentazione, sempre nel chiostro del protoconvento, va in scena l’intenso monologo di Luca Donadio “AD10S. Splendori e miserie del calcio” diretto da Casimiro Gatto, la storia di un bambino, divenuto tifoso per eredità e per folgorazione che si intreccia con quella del Dio del calcio e con quella di un intero popolo, alla ricerca di un riscatto non solo sportivo. La rassegna “Scirocco”, organizzata da Aprustum, gode del patrocinio del MiBACT, della Regione Calabria, del Comune di Castrovillari, del Parco Nazionale del Pollino e della Gas Pollino.