Scuole chiuse in Calabria, Sinistra Italiana: provvedimento senza validi motivi

scuole chiuse calabria

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CATANZARO – Non si sono fatte attendere le reazioni politiche riguardo la decisione del Presidente facente funzioni della Regione, Nino Spirlì, di chiudere le scuole per due settimane. Ad intervenire, in merito, è il coordinamento regionale di Sinistra Italiana, che critica questa scelta. “Il malgoverno della destra in Regione – si legge in una nota- colpisce ancora. Con un provvedimento inutile ed estemporaneo, il Presidente facente funzioni -è bene ricordarlo- della Calabria, Spirlí, chiude le scuole della nostra Regione senza validi motivi, né da punto di vista socio-sanitario, né per quanto attiene l’incidenza dei contagi nella nostra Regione”. A tal proposito, gli esponenti del partito di Fratoianni citano la pubblicazione del report settimanale dei risultati del monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità – Ministero della Salute, “che –dicono- attesta ufficialmente un indice Rt regionale pari a 0,81, di molto inferiore alla media nazionale (Rt di 1,06) e in netta discesa rispetto all’Rt regionale della settimana precedente attestatosi all’1,01”. “Questi numeri, buoni per la Regione, indicano – aggiungono- che se non ci sarà una inversione di tendenza, la nostra regione potrebbe scivolare in breve tempo verso la zona bianca, con tutti gli effetti benefici che creerebbe per la socialità e l’economia regionale”. Da qui la domanda: “Ebbene, perché chiudere per due settimane gli istituti scolastici e “punire” senza motivo i nostri ragazzi?” “Spirlí – affermano i rappresentanti di SI- non risponde e non fornisce una risposta sanitaria, e politica, credibile. Come non risponde alle domande su dove sono finite 80 mila dosi di vaccino e al perché dei ritardi nelle somministrazioni, il tutto unito ad una gestione incapace, scellerata, dilettantistica e inconcludente dell’emergenza sanitaria, e non solo, che stiamo vivendo e, ahinoi, subendo. Infine, oltre al danno, la beffa: da più parti del territorio regionale ci segnalano una gestione privatistica e clientelare nella somministrazione delle dosi di vaccino: il vaccino è un bene comune, la sua somministrazione è retta da rigidi protocolli e non è accettabile che persone che non ne hanno ancora diritto, grazie alla benevolenza politica di turno, si vaccinino prima in danno degli altri”. Sinistra Italiana chiede, pertanto, “che si faccia chiarezza, si ristabiliscano e attuino appieno i protocolli ministeriali e ci sia una rapida accelerazione nella somministrazione del vaccino”. “La Calabria –concludono- non può più aspettare, i calabresi meritano di meglio”.