Pdt 2020, la seconda giornata si apre con il ritorno del Teatro delle Ariette

pdt2020 teatro ariette

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CASTROVILLARI – Sarà lo spettacolo “Trent’anni di grano. Autobiografia di un campo” in doppia replica – alle ore 13:00 e alle ore 19:00 al Circolo Cittadino – a segnare l’inizio del calendario di spettacoli della seconda giornata di Primavera dei Teatri. La performance segna anche il ritorno del del Teatro delle Ariette al festival diretto da Scena Verticale. In scena il lavoro di Paola Berselli e Stefano Pasquini, insieme a Maurizio Ferraresi, nato per Matera 2019 e ispirato ai pani del Mediterraneo è il racconto della loro esperienza di vita tra i campi e il teatro diventa indagine sul rapporto con la società nella quale tutti noi viviamo. La seconda giornata del Festival ideato e diretto da Scena Verticale inizia alle ore 10:30 nel Castello aragonese con il progetto di C.Re.S.Co, “Lo stato dell’arte”. Il secondo e ultimo appuntamento di questo racconto collettivo apre l’ingresso a spettatori e osservatori esterni per far sì che questo processo possa nutrire e arricchire i percorsi creativi degli artisti italiani. Per il terzo anno consecutivo una sezione dedicata alle nuove drammaturgie europee e alla produzione artistica calabrese con Europe Connection, il progetto realizzato da Primavera dei Teatri in collaborazione con Fabulamundi. Playwriting Europe, quest’anno in versione ridotta. Alle ore 17:30 all’Accademia dei saperi e dei sapori (ex Mattatoio) Angelo Colosimo, diretto da Roberto Turchetta e in scena con Rossella Pugliese e Peppe Fonzo, presenta una mise en éspace di “Se io vivessi tu moriresti”. L’opera dell’autore portoghese Miguel Castro Caldas si pone come indagine su uno dei limiti del teatro: il testo. Alle 20:00 al castello Aragonese la compagnia Leone per il teatro 2018 Anagoor porta a Castrovillari la loro ultima creazione, “Mephistopheles”. Un viaggio per immagini – scritto, diretto e montato da Simone Derai – in cui video inediti raccolti in otto anni di ricerche trovano nuova composizione nella forma di concerto cum figuris, con il live set elettronico di Mauro Martinuz. Alle 21:30, al teatro Sybaris, Nostos Teatro presenta “Trapanaterra”. Lo spettacolo ideato da Dino Lopardo, in scena insieme a Mario Russo, è il resoconto di una famiglia del Sud distrutta da un destino ineluttabile, dove lavoro, corruzione, potere, tradizione, familismo amorale, abbandono e identità culturale sono elementi che fanno staffetta. La giornata si conclude con “Lilith”, performance ideata da Gianfranco De Franco, Cecilia Lentini e Massimo Bevilacqua (in replica anche domani al castello aragonese alle 23:00 e alle 00:00). Un’allegoria del ruolo femminile nella società, dove la figura della donna diventa simbolo della patologia sociale della repressione.